I 10 paesi più sostenibili del mondo 

Quali sono i paesi più all'avanguardia in fatto di sostenibilità? (Spoiler: sono tutti in Europa!)

Ogni anno, lo Yale Center for Environmental Law & Policy's Environmental Performance Index classifica le Nazioni e il loro successo nel raggiungere la sostenibilità. Una scheda di valutazione che misura i paesi su 32 diversi fattori che vanno dalle emissioni di carbonio alla gestione dei rifiuti e alla qualità dell'aria, aiutando a fornire ai responsabili politici un'istantanea di quanto bene si stiano muovendo verso un futuro sostenibile.

Quindi, cosa rende questi territori di fama mondiale così di successo quando si tratta di vita “green” e consapevolezza ambientale? Quali sono le iniziative eco-friendly principali che stanno attualmente perseguendo? Di seguito, esaminiamo più da vicino lo stato della sostenibilità nel mondo e alcuni dei modi più affascinanti con cui le nazioni si stanno impegnando a fare la loro parte per il pianeta in futuro.

La Danimarca si distingue per la gestione delle acque reflue, il contenimento delle emissioni di gas serra e la lotta per fermare il cambiamento climatico. Si trova al primo posto nella classifica della sostenibilità su più di 180 nazioni. Non solo, il paese si impegna a ridurre le emissioni nocive del 70% entro il 2030 e prevede anche di: triplicare la capacità eolica offshore, costruendo due isole energetiche, e aumentare i suoi investimenti in altre fonti di energia pulita e rinnovabile.

Non sorprende che la Danimarca attribuisca il suo successo all'aver fatto della salute ambientale una priorità per i suoi cittadini. I mandati del governo, oltre a rendere la qualità dell'aria e i servizi igienici avanzati, vogliono che tutti i rifiuti della nazione siano ora riciclati, compostati o inceneriti. E.ON ha lavorato fianco a fianco con la città di Copenaghen per costruire una rete di ricarica rapida che supporta il concetto di car-sharing di veicoli elettrici più grande del mondo.

Leader mondiale nel mantenere le emissioni inquinanti al minimo (rappresentano solo lo 0,03% della quota globale di emissioni di carbonio, rispetto al 14,02% degli Stati Uniti), il Lussemburgo si distingue anche per i suoi sforzi per assicurare la continua salute e vitalità dei suoi ecosistemi naturali. Il crescente allontanamento dall’uso dei combustibili fossili e la riduzione attiva delle sostanze inquinanti hanno permesso al paese di ricevere grandi elogi per i suoi sforzi, atti a ridurre il consumo e minimizzare la sua impronta di carbonio. Nel 2020, il Lussemburgo è stata anche la prima nazione europea a vendere obbligazioni "sostenibili" o "verdi", che finanziano progetti a rispetto dell'ambiente, così come le obbligazioni sociali che promuovono la spesa per iniziative socialmente positive.

Essendo una delle nazioni che si sta muovendo più velocemente verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU, la Svizzera guadagna regolarmente il massimo dei voti come destinazione top per la vita “green”. Non solo ha investito molto nel trattamento delle acque reflue, nella riduzione delle emissioni di carbonio e nella minimizzazione dei rifiuti e dell'inquinamento dell'aria, ma anche rinomati orologiai del paese hanno aderito al movimento di sostenibilità. Alcuni marchi hanno abbandonato i cinturini di pelle, a favore di quelli realizzati con materiali vegetali.

Il governo svizzero ha anche recentemente proposto delle regole che mirano a limitare radicalmente il consumo di energia e aumentarne la produzione dall'energia idroelettrica e da altre fonti rinnovabili entro il 2050.

Tra i migliori risultati quando si tratta di gestione dei rifiuti, igiene e lotta per contrastare il cambiamento climatico, il Regno Unito ottiene costantemente un punteggio elevato per i suoi sforzi atti ad affrontare i problemi legati all'inquinamento e promuovere una vita sana. Classificata come la città più intelligente del mondo, Londra sta incentivando una serie di startup per utilizzare la tecnologia, in modo da affrontare questioni che vanno dalla riduzione degli incidenti stradali al miglioramento della gestione dei rifiuti.

È anche in prima linea nella condivisione di dati aperti, aiutando i leader della città a diffondere le informazioni, a prendere decisioni più intelligenti, e nei programmi hi-tech orientati alla sostenibilità cittadina. In questo contesto E.ON ha recentemente annunciato un progetto multimilionario per installare uno dei più grandi sistemi di riscaldamento e raffreddamento a zero emissioni di carbonio del Regno Unito sotto le strade della città nel suo centro energetico Citigen. Questa innovazione pionieristica ridurrà le emissioni di carbonio del 50% e genererà abbastanza capacità extra per riscaldare l'equivalente di 2.300 case.

Con l'obiettivo di diventare neutrale dal punto di vista del carbonio entro il 2050, la Francia è anche un innovatore nelle sue politiche per ridurre lo spreco di cibo, promuovere stili di vita sani e implementare strategie lungimiranti di eco-agricoltura. Il paese ha recentemente annunciato un piano di recupero verde da 100 miliardi di euro noto come "France Relance". Ha impegnato 30 miliardi di euro per fare della transizione ecologica la sua prima priorità, comprendendo un crescente spostamento verso il trasporto sostenibile e la transizione verso le energie rinnovabili.

Una nazione storicamente concentrata sulla sostenibilità, l'Austria continua questa orgogliosa tradizione promuovendo la conservazione dell'ambiente per i suoi cittadini e investendo pesantemente in nuove innovazioni energetiche e tecnologie ambientali. Ogni anno ospita l'Austrian World Summit, uno dei più grandi raduni mondiali sull'ambiente e sul cambiamento climatico, che aiuta a promuovere la consapevolezza internazionale delle cause ecologiche.

Il paese scandinavo è diventato un leader mondiale della sostenibilità grazie all’impegno istituzionale atto a: ridurre la dipendenza della nazione dai combustibili fossili del 50% entro il 2030 e vietare l’uso del carbone nella produzione di energia. Ma non è tutto: i politici nazionali si aspettano anche di vedere 250.000 veicoli elettrici, il 10% del totale delle automobili del paese, sulle strade entro lo stesso anno.

Oltre a ottenere punteggi perfetti nel trattamento delle acque reflue e nelle emissioni inquinanti, la Svezia promuove attivamente la gestione dell’ambiente per i suoi cittadini, compresa l'educazione formale nelle scuole. Le recenti iniziative del paese vanno dalla crescente attenzione all'efficienza energetica, all'agricoltura urbana e alla biodiversità. È difficile discutere con un paese che include la comprensione della sostenibilità come parte del suo curriculum prescolare. In Svezia E.ON ha lavorato con le autorità cittadine nel distretto di Hyllie a Malmö per svilupparlo come una città smart del futuro, e gli insegnamenti di questo progetto sono stati messi in atto in altre aree della Svezia.

Curiosità: circa il 60% delle nuove auto vendute in Norvegia sono già alimentate a energia elettrica, il che ne fa il leader mondiale dei veicoli elettrici. È anche all'avanguardia negli investimenti ambientali, sociali e di governance (ESG), sottolineando il crescente impegno del governo e dei leader aziendali a impegnarsi in un'industrializzazione più eco-consapevole.

La Germania riceve un punteggio quasi perfetto per i sistemi igienico-sanitari e si classifica ai primi posti nei suoi sforzi, per promuovere la salute delle specie e dei biosistemi, così come la vita marina. Una crescente spinta per la responsabilità sociale delle imprese (CSR) sta anche  portando le aziende a spostarsi sempre più verso l'energia pulita e rinnovabile, allontanandosi dalle emissioni di gas serra, lavorando anche più duramente per promuovere il bene sociale. Pensando al futuro, il governo ha anche fatto della sostenibilità un mandato nazionale.