L’allaccio del gas per la seconda casa è una delle pratiche fondamentali per rendere abitabile, per esempio, una villetta o un appartamento turistico, al mare o in montagna. La procedura per l’allaccio del gas richiede un minimo di attenzione ai documenti e alle scelte tecniche, tra cui la portata termica e la potenza del contatore. Noi di E.ON vogliamo offrire il nostro supporto per capire come fare.

In questa guida dettagliata vedremo quali sono le opzioni da valutare, come inoltrare la richiesta e quali documenti servono. Inoltre, vedremo le tempistiche tecniche e burocratiche da considerare, perché cambiano i costi della bolletta e quindi come scegliere le offerte energetiche migliori nella seconda casa.

Prima di tutto è importante distinguere tra allacciamento, o allaccio, prima attivazione e attivazione semplice, poiché sono operazioni separate e comprenderne la differenza aiuta a orientarsi meglio nei tempi e nei costi legati alle forniture.

  • L’allacciamento riguarda i lavori tecnici di connessione alla rete energetica e installazione di un contatore nuovo. In particolare, l’allacciamento rappresenta il collegamento tra l’impianto domestico, condominiale o aziendale e la rete locale di distribuzione del gas: si tratta, quindi, di un intervento tecnico necessario per portare il gas fino al punto di fornitura.
  • La prima attivazione, invece, è il passaggio successivo: una volta completato l’allaccio, l’impianto è pronto, ma deve essere autorizzato a prelevare effettivamente gas dalla rete. Solo con la prima attivazione il flusso di gas viene abilitato, il contatore entra in funzione per la prima volta e l’utenza può iniziare a utilizzare il servizio.
  • Esiste anche il caso di una attivazione semplice; si tratta di ripristinare la fornitura del gas per un punto di prelievo già funzionante in passato. A tutti gli effetti, la potremmo anche chiamare “riattivazione” dopo la sospensione o la riattivazione del servizio per mancati pagamenti o scadenza dei contratti.

Per richiedere l'allaccio gas per la seconda casa è necessario trasmettere determinate informazioni sia anagrafiche e personali che tecniche, legate all’utilizzo del gas. È molto utile conoscerle, raccoglierle in anticipo e averle già pronte al momento della richiesta, velocizzando così le pratiche e le operazioni di allaccio.

In particolare, i documenti e le informazioni personali includono:

  • dati anagrafici completi dell'intestatario (nome, cognome, codice fiscale);
  • documento d'identità valido (Carta d’Identità, Patente, Passaporto, Permesso di Soggiorno);
  • recapito telefonico e indirizzo e-mail;
  • indirizzo completo dell'immobile da allacciare, indirizzo di residenza dell’intestatario e indirizzo per la spedizione di bollette e comunicazioni;
  • codice IBAN per richiedere la domiciliazione bancaria.

È inoltre necessario comunicare alcune informazioni tecniche, che dipendono dal tipo di utilizzo della fornitura, dalle caratteristiche dell’impianto e del contatore domestico:

  • uso previsto dell'impianto (cucina, riscaldamento, acqua calda);
  • portata termica prevista (consumo massimo degli apparecchi collegati espresso in kW);
  • potenza del contatore desiderata secondo la Delibera 40/14;
  • modelli H/40 e I/40 per certificare la conformità dell'impianto interno: per impianti nuovi e modificati.

Una valutazione attenta di questi parametri evita sovradimensionamenti che andrebbero a incidere sui costi della bolletta e sugli oneri di sistema. Avere un impianto calibrato sulle esigenze di consumo è fondamentale soprattutto per la seconda casa.

Per fare soltanto l’allaccio del gas alla seconda casa, senza attivazione della fornitura, si può contattare direttamente il distributore locale, che è anche il proprietario dei contatori e delle infrastrutture.

Per fare l’allaccio con attivazione del servizio, ci si può rivolgere a un fornitore di gas attivo nella zona, stipulando un contratto di fornitura con richiesta di allaccio e attivazione; è il fornitore, in questo caso, a occuparsi di contattare il distributore locale.

Perché rivolgersi a un fornitore

La seconda opzione risulta particolarmente vantaggiosa per chi desidera attivare il servizio in tempi brevi e, soprattutto, vuole ottimizzare i costi energetici affidando la gestione di luce e gas a un unico fornitore. Questa scelta, infatti, consente di beneficiare di sconti, semplificare la gestione amministrativa e avere un solo referente per assistenza e consulenza.

In particolare, l’intera procedura, nel caso ci si rivolga al fornitore, prevede le seguenti fasi.

• Scelta del fornitore: viene fatta dopo avere confrontato le offerte disponibili e aver valutato costi, qualità dei servizi digitali – come app ufficiale e sito – e qualità dell’assistenza ai clienti.

• Invio della richiesta: si compilano i moduli e si inviano gli allegati necessari al fornitore che, a sua volta, si rivolge al distributore.

• Sopralluogo tecnico: il distributore o il fornitore – in nome e per conto del distributore – contatta il proprietario per fissare un appuntamento e valutare in loco la fattibilità dell’allaccio, la posizione del contatore e le eventuali opere accessorie.

• Ricevimento del preventivo: il documento contiene le specifiche tecniche dei dispositivi, dei materiali e del tipo di lavoro che verrà realizzato, con i costi e i tempi per l’installazione vera e propria. La validità del preventivo è a discrezione del distributore locale.

• Accettazione e pagamento: se il preventivo viene accettato, si deve procedere al pagamento tramite bonifico.

• Predisposizione allacciamento alla rete: il distributore, attraverso professionisti certificati, predispone il collegamento tra il punto di fornitura, col suo codice univoco PDR, e la rete.

• Prima attivazione: in seguito al buon esito del collaudo, l’utenza è ormai pronta per il servizio; il distributore installa e attiva il contatore, che d’ora in poi, e per tutta la durata del contratto, verrà gestito dal fornitore.

Nel caso, invece, il contatore già esista e la precedente fornitura sia stata interrotta, due sono le possibilità:

  • in caso di fornitura interrotta per la cessazione del contratto, all’intestatario del nuovo contratto basterà informare il fornitore scelto che, a sua volta, contatterà il distributore per il ripristino dell’utenza, cioè, l’attivazione semplice (o riattivazione);
  • in caso di interruzione della fornitura per morosità, è necessario richiedere il ripristino (previa autorizzazione dal reparto Credito del fornitore) e attendere il preventivo emesso dal distributore locale (per il nuovo collegamento alla colonna tagliata). Una volta effettuato il pagamento del preventivo e completati i lavori, sarà possibile richiedere la riattivazione della fornitura.

Le tempistiche per l’allaccio del gas nella seconda casa possono variare in base alla complessità dei lavori e alla rapidità nella consegna dei documenti. È importante ricordare che ogni preventivo deve sempre contenere i tempi massimi per la realizzazione dei lavori.

Tempi indicativi, con un fornitore come tramite

  • Invio richiesta al distributore: dopo aver ricevuto tutta la documentazione corretta da parte del cliente, il fornitore ha 2 giorni lavorativi per inoltrare la richiesta al distributore.
  • Sopralluogo tecnico: in genere viene fissato entro pochi giorni dalla ricezione della richiesta e dipende dal calendario degli appuntamenti del distributore e del cliente.
  • Emissione preventivo: entro 15 giorni lavorativi dal sopralluogo, se l’intervento rientra tra i “lavori semplici”, come posa del contatore e piccole operazioni sulla presa; entro 30 giorni, se i lavori sono più complessi, cioè, se comportano modifiche o prolungamenti della rete di distribuzione e opere murarie.
  • Consegna preventivo: in quanto tramite, è il fornitore a inoltrare il preventivo al cliente.
  • Esecuzione lavori per predisposizione allacciamento alla rete: entro 10 giorni lavorativi dall’accettazione e pagamento del preventivo per i lavori semplici, al netto del ricevimento di eventuali documenti richiesti (a carico del cliente) e di eventuali atti terzi (a carico al distributore); in caso di lavori complessi, invece, ARERA non indica tempistiche.
  • Attivazione fornitura: dopo l’installazione del contatore, il fornitore trasmette la richiesta di attivazione al distributore entro 2 giorni lavorativi; l’attivazione avviene entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta, previa verifica della conformità dell’impianto.

I costi per l’allaccio del gas vengono sempre riportati nel preventivo del distributore locale e sono variabili, poiché calcolati secondo i criteri stabiliti nella concessione che regola la distribuzione. Le tariffe sono pubbliche e devono essere chiaramente indicate sul sito del distributore. Ai costi per i lavori relativi all’allaccio vanno anche aggiunti quelli per i controlli e la certificazione della sicurezza dell’impianto.

Costi indicativi

Allacciamento: è difficile stabilire un range di spesa, vista la varietà delle modifiche che possono essere richieste in fase di esecuzione dei lavori. In linea di massima, si può andare da poche centinaia di euro per lavori semplici, fino a diverse migliaia di euro in caso di lavori complessi.

Spese amministrative: sono spese a copertura delle pratiche per allaccio gas e prima attivazione; la quota fissa è di circa 30 euro + IVA per contatori fino alla classe G6, mentre è di circa 45 euro + IVA per contatori di classe superiore. Ricordiamo che la classe indica la portata massima di gas che il contatore può misurare in un’ora. Ad esempio, G6 significa che la quantità massima è di 6 m3 all’ora.

Costi documentali: riguardano gli allegati H/40 (richiesta di attivazione) e I/40 (attestazione di corretta esecuzione dell’impianto) e variano in base alla portata termica; 47 euro fino a 35 kW, 60 euro fino a 350 kW, 70 euro oltre. Accanto al costo legato alla portata termica, c’è una componente variabile che dipende dai singoli listini dei distributori locali.

Altri costi: tra questi rientrano l’eventuale imposta di bollo e il deposito cauzionale o altre garanzie (costi variabili a seconda dei fornitori). Se si sceglie, come sempre più spesso accade, la domiciliazione bancaria, potrebbe non essere necessario un deposito cauzionale.

Per chi possiede una seconda casa al mare, in montagna, al lago gestire in modo efficiente le utenze può fare davvero la differenza. Anche se l'abitazione viene utilizzata solo in alcuni periodi dell’anno o nei fine settimana, è importante scegliere un fornitore che offra soluzioni flessibili, pensate per chi desidera comfort e risparmio senza sprechi.

Con E.ON puoi attivare offerte gas per ogni esigenza e beneficiare di condizioni ancora più vantaggiose se scegli di unire luce e gas in un’unica fornitura. Le offerte combinate E.ON Luce e Gas Insieme ti permettono di semplificare la gestione delle utenze e ottenere un risparmio concreto sulla bolletta elettrica.

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