Il fotovoltaico da balcone rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel panorama delle energie rinnovabili domestiche. Questa tecnologia consente di installare pannelli fotovoltaici di piccole dimensioni direttamente sui balconi, sulle terrazze, addirittura sulle ringhiere degli appartamenti. Il grande vantaggio, quindi, è la possibilità di produrre energia pulita anche senza disporre di un tetto di proprietà.

I sistemi fotovoltaici da balcone spesso sono chiamati anche “mini impianti”, "plug-in solar” o “kit fotovoltaici da balcone”, e si distinguono per la loro semplicità di installazione e per la possibilità di essere collegati direttamente alla rete elettrica domestica attraverso una comune presa di corrente. Le potenze variano, in genere, da 300 a 800 watt e garantiscono la copertura di una parte significativa del fabbisogno energetico domestico. In questo modo contribuiscono a ridurre sensibilmente la bolletta elettrica.

Quello che attrae maggiormente di questa soluzione è la sua grande facilità di utilizzo e gestione pratica:

  • l’installazione è semplice e non comporta grandi competenze tecniche o studi preliminari;
  • non servono autorizzazioni se non quelle condominiali o paesaggistiche (in caso di edificio su oggetto di vincolo paesaggistico o artistico);
  • il piccolo impianto può essere facilmente rimosso – ad esempio, in caso di trasloco – per essere montato nuovamente in un sito differente.

Inoltre, è una soluzione perfetta per chi vive in appartamento o in condominio e vuole contribuire attivamente alla transizione energetica. Il fotovoltaico da balcone si inserisce perfettamente nel panorama dell’autoproduzione e dell’indipendenza energetica, affiancando efficacemente gli impianti tradizionali da tetto, l’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili. Tra risparmio economico, responsabilità ambientale e facilita di installazione, i mini impianti trasformano i cittadini in tanti piccoli produttori di energia pulita!

Il fotovoltaico da balcone è un sistema compatto progettato per trasformare la radiazione solare in elettricità per un’abitazione urbana. Il funzionamento è lo stesso degli impianti fotovoltaici tradizionali: i moduli fotovoltaici (o pannelli fotovoltaici) catturano l’energia solare che li investe e la trasformano in corrente continua. Successivamente un inverter – spesso micro inverter integrato – la converte in corrente alternata, quella che può essere sfruttata direttamente per gli usi domestici.

Le soluzioni principali sono due.

  • Il plug & play, cioè, un impianto con potenza nominale (la massima potenza elettrica istantanea) fino a 350 watt: si tratta di un singolo pannello con micro inverter, che può essere collegato direttamente a una presa di corrente, senza altri interventi tecnici.
  • Il mini fotovoltaico vero e proprio, impianto con potenza nominale tra i 350 e gli 800 watt: è composto da più pannelli, in genere due, e micro inverter, e richiede una connessione al quadro elettrico con un intervento tecnico minimo, tanto che la sua installazione rientra tra le procedure semplificate.

I vantaggi principali

Riduzione dei costi della bolletta: un kit tipico con due pannelli da 350 watt ciascuno (700 watt totali) produce 500-600 kWh all'anno, anche se l'installazione verticale sul parapetto è meno efficiente rispetto al tetto. Questo copre circa il 10% del consumo annuo di una famiglia di 3-4 persone (circa 2.700 kWh/anno), dato che la produzione solare va a beneficio soltanto dei consumi diurni.

I numeri relativi a potenza nominale, produzione annua e, di conseguenza, riduzione dei costi in bolletta si dimezzano per quanto riguarda gli impianti più piccoli, i plug & play. I numeri sono indicativi e possono variare non solo in funzione delle caratteristiche dell’impianto ma anche dell’orientamento, degli spazi disponibili, della qualità dei materiali e del profilo di consumo delle famiglie.

Sul mercato, infine, stanno arrivando kit plug & play con batteria che accumulano l'energia prodotta in eccesso di giorno per utilizzarla la sera, quando i consumi sono maggiori.

Sostenibilità: un impianto con potenza di 700 watt evita l’immissione in atmosfera di circa un quintale e mezzo di CO2 all’anno, due e mezzo se si considera un kit con batteria.

Flessibilità: il montaggio, anche per i mini impianti, è veloce e la rimozione è facile in caso di trasloco o di semplice ricollocazione (può essere utile, per esempio, se dopo un po’ di tempo ci rendiamo conto che abbiamo a disposizione un terrazzo o una ringhiera con una migliore esposizione).

I limiti da tenere in considerazione

La produzione è comunque limitata, anche ottimizzando spazi, orientamento, scelta dei prodotti. Il risparmio sui consumi può variare dal 10% al 30% circa, ogni anno. Chi è interessato a risparmiare di più sui consumi, e di conseguenza sulle bollette, deve rivolgersi a impianti fotovoltaici tradizionali, che sono in grado di produrre tra i 3.000 e i 4.000 kWh all’anno (per quanto riguarda il tipico taglio domestico da 3 kWp), riuscendo così a coprire oltre il 75% del fabbisogno energetico domestico.

I vincoli di potenza sono strettamente legati alla produzione: quella massima consentita in Italia, secondo la norma CEI 0‑21 (che regola gli allacci alla rete, la conformità agli standard di sicurezza e l’accesso agli eventuali incentivi) è di 350 watt per i modelli plug & play e di 800 watt per i mini impianti.

L'installazione di impianti fotovoltaici da balcone è estremamente semplice e rientra tra gli interventi di edilizia libera, caratteristica che rende questa soluzione particolarmente attraente per molte famiglie. Non sono necessarie comunicazioni al Comune o autorizzazioni e permessi, salvo che l’edificio non sia soggetto a vincoli paesaggistici, storici o artistici. È suggerito comunque un passaggio in assemblea condominiale in caso di installazione sulla facciata dei condomini.

  • Gli impianti fino a 350 watt non richiedono procedure. Non a caso si chiamano plug & play. Basta montarli e attaccarli alla rete domestica.
  • Gli impianti tra i 350 e gli 800 watt, invece, richiedono un minimo di documentazione:
  • dichiarazione di conformità dell’impianto a cura dell’installatore;
  • schema elettrico con i dati dell’impianto e la sua configurazione;
  • regolamento d’esercizio all’operatore di rete (con le regole per l’uso e la manutenzione dell’impianto).

Non sono necessarie nemmeno autorizzazioni da parte del condominio, sempre che le installazioni non alterino estetica e sicurezza degli edifici. In ogni caso, è sempre buona prassi informare gli altri condòmini della scelta di installare un impianto da balcone.

Infine, va sottolineato che non è possibile collegare più impianti, siano plug & play, mini o tradizionali, su uno stesso punto di prelievo, POD.

Il fotovoltaico da balcone si distingue per costi contenuti e tempi di ritorno dell'investimento relativamente brevi, soprattutto considerando il risparmio in bolletta e la semplicità di installazione.

Costi

  • Kit base da 350-400 watt: tra i 350 e i 1.000 euro circa.
  • Kit medi da 600-800 watt: tra i 700 e i 2.500 euro, a seconda della qualità dei componenti e della marca.
  • Costi aggiuntivi: sono legati all’intervento di installazione da parte di un tecnico e alla produzione della documentazione necessaria; parliamo, quindi, di costi che interessano i mini impianti, quelli fino a 800 watt.

Incentivi

L’installazione di impianti fotovoltaici da balcone, considerata un intervento di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, rientra nel Bonus casa 50% o Ecobonus: è possibile detrarre dall’IRPEF il 50% o il 36% delle spese sostenute. La percentuale del 50% interessa solo interventi sulla prima casa (con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro); la percentuale del 36%, invece, riguarda la seconda casa (con un tetto di 48.000 euro).

Ritorno dell'investimento

Un impianto da 700-800W produce in media circa 800 kWh all’anno. Questa produzione si traduce in un risparmio di circa 150-200 euro all’anno (considerando un costo dell’energia, tutto compreso, di 0,30 €/kWh), equivalente a circa il 15% della bolletta elettrica. Il tempo di rientro dell'investimento può variare dai 5 agli 10 anni, a seconda del costo iniziale, della potenza installata e dell'effettivo autoconsumo. Ad esempio, e a titolo indicativo, con la detrazione fiscale del 50% e un investimento complessivo di 1.500 euro, il rientro economico si realizza in circa 8 anni.

Noi di E.ON sosteniamo privati, condomìni e aziende nella scelta dell’energia del sole. E, in particolare, supportiamo da un punto di vista tecnico e pratico chi decide di installare un impianto fotovoltaico tradizionale. Sappiamo che ogni situazione richiede soluzioni specifiche per ottimizzare risparmio economico, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Per questo non ci limitiamo alle installazioni ma offriamo pacchetti chiavi in mano: dai sopralluoghi alla gestione delle pratiche per le detrazioni e lo smaltimento sostenibile dei moduli fotovoltaici.

Affianchiamo anche gli amministratori di condominio nelle assemblee, per illustrare tutti i vantaggi dell’autoconsumo collettivo, così come supportiamo e consigliamo chi è interessato a una comunità energetica rinnovabile. Senza dimenticare che le nostre proposte energetiche sono flessibili e sanno adattarsi alle diverse esigenze di consumo.

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