Smart working e DAD: come risparmiare e gestire meglio i consumi

Dopo aver fatto irruzione nelle nostre vite per cause di forza maggiore, una cosa è certa: smart working e DAD, in misura minore, sono qui per restare. Lavoro agile e didattica a distanza hanno modificato la nostra quotidianità e sono diventati uno strumento importante attraverso il quale ci interfacciamo con gli altri.

La domanda che sicuramente ognuno di noi si è fatto almeno una volta è: questi metodi di lavoro e di studio da casa costano di più o costano di meno rispetto a quelli “classici”? Ma soprattutto, è possibile risparmiare in smart working e DAD andando a gestire meglio i consumi della casa e sviluppando nuove abitudini?

Smart Working e DAD: come funzionano

Come abbiamo scritto nell'articolo dedicato esclusivamente allo smart working (da non confondere con il telelavoro), il rapporto tra dipendente e azienda si trasforma attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici e può essere svolto da casa senza vincoli di orario, puntando sul raggiungimento degli obiettivi fissati, con la possibilità di gestire il tempo come meglio si crede.

Con il termine DAD, ovvero didattica a distanza, ci si riferisce invece a un percorso educativo che coinvolge gli studenti con il digitale e avviene attraverso l'utilizzo di computer e Internet. Gli insegnanti organizzano attività online e gli alunni hanno la possibilità sia di partecipare in tempo reale, sia di accedere autonomamente ai materiali e ai compiti, in orari e personalizzate.

Entrambe le modalità hanno messo le persone di fronte ad una riorganizzazione di tempi e spazi dentro le mura di casa, a domande su come poter risparmiare energia e su come gestire meglio i consumi domestici.

I costi di Smart Working e DAD per gli utenti

Se è vero che lavorare e studiare da casa sono opportunità per risparmiare denaro e migliorare la qualità della vita, è altrettanto giusto considerare quelle spese a cui a volte non si pensa e che possono impattare sul bilancio annuale più di quanto si possa immaginare.

Stando a recenti rilevazioni di SosTariffe, i consumi per smart working e DAD hanno fatto lievitare i costi tra i 145 euro, per chi vive da solo, e i 268 euro, per le famiglie con uno o più figli.

Quali sono le principali voci di spesa per le attività svolte tra le mura domestiche?

  • Connessione internet fissa. La necessità di avere a disposizione una maggiore velocità di download e upload e uno streaming fluido ha portato molti utenti a rivedere i propri contratti.
  • Dispositivi e connessione mobile. Smart working e DAD spesso hanno costretto alla sostituzione di smartphone e tablet con modelli più performanti e piani tariffari con più giga a disposizione, in particolare per chi non ha un telefono aziendale o un PC desktop.
  • Postazione di lavoro. Ritagliarsi uno spazio personale per lavorare da casa non è un'operazione banale ed è a carico del singolo: gli acquisti di scrivanie, sedie ergonomiche, strumenti elettronici, cancelleria hanno visto un'impennata negli ultimi anni (nel solo 2020 eBay ha dichiarato un +49% su acquisti di questo tipo.
  • Riscaldamento, aria condizionata e ventilatori. Quando si passano intere giornate a casa per lavorare e studiare, freddo e caldo incidono molto sul bilancio domestico. Le temperature dunque sono un fattore che, complice il ricorso a termosifoni, stufe, condizionatori o ventole, pesano in bolletta.

Risparmiare in smart working e DAD, consigli green per gestire meglio i consumi

Lavorare e svolgere la didattica da casa, come detto, può aumentare i consumi di energia elettrica, ma ci sono alcuni consigli da seguire per limitare gli sprechi in generale: alcuni di questi si traducono anche in buone abitudini che fanno bene a noi stessi e all’ambiente.

  • Sistemare la postazione di studio e lavoro in un punto della casa dove possiamo sfruttare la luce naturale, utilizzando quando necessario lampadine LED invece di quelle a incandescenza;
  • Quando si lavora con un computer fisso, ricordarsi di impostare un salvaschermo, possibilmente con colori scuri, dopo pochi minuti di inattività;
  • Diminuire la luminosità degli schermi di pc, tablet e smartphone o utilizzare strumenti che la adattano alla luce del giorno, cosa che permette anche di affaticare meno gli occhi;
  • Spegnere sempre i dispositivi digitali, anche monitor e stampanti, senza lasciarli in standby quando non vengono utilizzati per lungo tempo, soprattutto la notte;
  • Attivare lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici negli orari che consentono il risparmio energetico se ci si avvale di una tariffa bioraria;
  • Cucinare in casa, che significa risparmiare e mangiare più sano: evitare di pranzare fuori e resistere alla tentazione del delivery consente di pianificare meglio i pasti e gestire l’economia domestica in modo oculato, soprattutto se si fa attenzione a non buttare via il cibo che può essere riutilizzato;

Il nostro impegno per un futuro più sostenibile passa anche dall’approccio consapevole a nuove abitudini come smart working e DAD: scopri come ottimizzare i costi di luce e gas con offerte su misura per te, anche per professionisti

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