Una ragazza con lo smartphone inserisce la spina nella presa di ricarica dell’auto elettrica

Bonus colonnine elettriche 2024: come funziona? Guida per privati e aziende

Con il grande traguardo della transizione energetica e con un numero di auto elettriche destinato a pareggiare quello delle auto termiche nel 2030, il bonus colonnine elettriche 2024 rappresenta una grande opportunità per privati (famiglie e condomìni) e aziende.

Gestito da Invitalia, il contributo in conto capitale è erogato da:

  • Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le PMI, per gli utenti domestici.
  • Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - MASE (DM 25 agosto 2021), per le imprese e i professionisti.

Cosa significa contributo in conto capitale? Vuol dire a fondo perduto: non vi è quindi obbligo di restituzione, né della cifra erogata né di interessi. L’obiettivo della misura è favorire una mobilità più sostenibile, sia per i cittadini che per una parte del settore produttivo, nel più ampio contesto del percorso verso la neutralità climatica.

Scopriamo allora di più su questa misura per privati e aziende. Quali sono le agevolazioni previste? Chi sono i destinatari del contributo e quali requisiti devono avere? Come presentare la domanda? Quali sono tutti i vantaggi di avere infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici?

Come funziona il bonus colonnine elettriche domestiche

Quali sono i privati cui si rivolge il bonus colonnine elettriche domestiche?

  • persone fisiche residenti in Italia.
  • condomìni, rappresentati dall’amministratore o da un condomino.

La dotazione finanziaria messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata di:

  • 40 milioni di euro per l'acquisto e la messa in posa delle colonnine elettriche effettuati nel 2022.
  • 40 milioni di euro per l'acquisto e la messa in posa delle colonnine elettriche effettuati nel 2023.

Il contributo ammontava all’80% delle spese ammissibili, e comunque entro il limite di:

  • 1.500 euro per le persone fisiche.
  • 8.000 euro per i condomìni.

E le spese ammissibili quali sono?

  • l'acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica (spese per l'installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio).
  • spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
  • costi per la connessione alla rete elettrica (nuovo POD, Point of Delivery).

Tutte le scadenze per i privati

Le domande per la concessione del contributo, da presentarsi esclusivamente sul sito di Invitalia, finora sono state divise in tre tranche:

  • fino al 2 novembre 2023 per le installazioni effettuate dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022.
  • fino al 23 novembre 2023 per le installazioni effettuate tra il 1^ gennaio e il 23 novembre 2023.
  • tra il 15 febbraio e il 14 marzo 2024 per le installazioni effettuate tra il 1^ gennaio e il 31 dicembre 2023.

Cosa accadrà invece per le installazioni effettuate nel 2024? Malgrado la grande attesa per conoscere nei dettagli il nuovo bonus colonnine domestiche, che andrà a sostenere le spese dei privati e dei condòmini per le installazioni del 2024, ancora non si conoscono ammontare delle dotazioni, scadenze ed eventuali modifiche della normativa di riferimento. In altre parole, se è ragionevole prevedere un nuovo decreto, visto il successo e l’importanza del bonus colonnine domestiche, i tempi e le sue caratteristiche sono ancora da definire.

Bonus colonnine anche per imprese e professionisti

Il bonus colonnine dedicato alle aziende e ai professionisti si rivolge invece a

1. Imprese di qualunque dimensione, di qualsiasi settore e operanti su tutto il territorio italiano, in possesso di determinati requisiti, tra i quali:

  • sede sul territorio italiano.
  • attività e iscrizione al Registro delle imprese.
  • non essere in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione.
  • iscrizione presso INPS o INAIL e posizione contributiva regolare.
  • essere in regola con gli adempimenti fiscali.
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.

2. Professionisti, in possesso di determinati requisiti, tra i quali:

  • un volume d'affari, nell'ultima dichiarazione IVA trasmessa all'Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti con regime forfettario, il valore dell'infrastruttura non può superare i 20.000 euro.
  • essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
  • essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.
  • essere in regola con gli adempimenti fiscali.

Come funziona il bonus colonnine elettriche per imprese e professionisti

La dotazione del bonus colonnine elettriche per imprese e professionisti è di 87,5 milioni di euro. Come viene ripartito questo fondo?

  • 70 milioni di euro sono destinati alle imprese, per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica che, singolarmente, abbiano un valore complessivo inferiore a 375.000 euro.
  • 8,75 milioni di euro sono destinati sempre alle imprese, per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica che, singolarmente, abbiano un valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro.
  • 8,75 milioni di euro sono destinati ai professionisti, per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica.

Il contributo può essere concesso dal Ministero per un importo pari al 40% delle spese ammissibili, non è cumulabile con altri contributi concessi per le stesse spese e ogni soggetto beneficiario può presentare una sola domanda.

Le spese ammissibili sono quelle sostenute dopo il 4 novembre 2021, al netto dell’IVA e oggetto di fatturazione elettronica.

Quali sono nel dettaglio?

1. le spese per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica (colonnine, impianti elettrici, opere edili collegate, impianti e dispositivi per il monitoraggio). Per quanto riguarda questa tipologia di spese, i costi massimi ammissibili sono i seguenti.

Per le infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22 kW inclusi:

  • wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo.
  • colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina.

Per le infrastrutture di ricarica in corrente continua:

  • fino a 50 kW: 1000 euro/kW.
  • oltre 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina.
  • oltre 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina.

2.  le spese per la connessione alla rete elettrica (nel limite massimo del 10%).

3.  le spese per la progettazione, la direzione dei lavori, la sicurezza e i collaudi (sempre nel limite massimo del 10%).

Tutte le scadenze per le aziende e i professionisti

  • La prima apertura dello sportello per la domanda del bonus c’è stata nei mesi di ottobre e novembre 2023: degli 87,5 milioni di euro disponibili sono stati utilizzati circa 17,5 milioni.
  • La seconda apertura, per la concessione dei restanti 70 milioni, è scaduta il 20 giugno 2024.

Alla chiusura della seconda “finestra” per le richieste, si valuterà la dotazione residua delle risorse ed, eventualmente, un ulteriore intervento ministeriale.

La piattaforma Invitalia per il bonus colonnine 2024

Malgrado la scadenza delle finestre, è importante evidenziare come andava richiesto il bonus, poiché in caso di eventuali future riaperture, o anche di nuovi incentivi, è ragionevole supporre che gli strumenti, già testati con successo, possano rimanere gli stessi.

Attraverso la piattaforma online di Invitalia, accedendo nell’Area Personale tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), è stato possibile inoltrare le domande:

  • da parte delle imprese, per le infrastrutture di ricarica con valore inferiore ai 375.000 euro.
  • da parte dei professionisti, con un volume d’affari non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica oppure, se con regime forfettario, con un’infrastruttura non superiore al valore di 20.000 euro.

Invece, tutte le imprese che hanno effettuato installazioni per infrastrutture con valore uguale o superiore ai 375.000 euro, hanno dovuto inoltrare la domanda esclusivamente attraverso la Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it.

Far funzionare una nuova energia, “it’s on us”

Per le aziende e i professionisti i vantaggi di avere infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici sono molti: dal grande supporto alla transizione energetica all’aumento della competitività (le colonnine sono considerate servizi aggiuntivi che migliorano la posizione di un’azienda sul mercato); dalla valorizzazione dell’immagine e della reputazione alla capacità di attrarre nuovi clienti.

Ma è anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale che l'installazione di colonnine di ricarica può fare la differenza. Infatti, rappresentano uno degli strumenti concreti per soddisfare i criteri ESG da presentare nel Bilancio di Sostenibilità, che da quest’anno è obbligatorio per molte aziende.

Per i privati, invece, le colonnine di ricarica possono essere il connubio perfetto tra risparmio e stile di vita più sostenibile. Il tutto all’insegna della massima diffusione delle fonti rinnovabili in quegli ambiti che maggiormente ci riguardano: dalle scelte energetiche alla mobilità.

In E.ON crediamo in una mobilità a zero emissioni, e sappiamo bene che rendere facili le operazioni di ricarica significa rendere l’elettrico più vicino alle esigenze di chi è ancora indeciso. Scopri le nostre offerte per la ricarica domestica della tua auto, sia che tu abbia una casa indipendente, sia che tu viva in condominio! E scopri anche tutto quello che possiamo fare per la tua azienda.

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