Mosaico Verde, il progetto per il rimboschimento nazionale e l’adattamento ai cambiamenti climatici

Mosaico Verde è un progetto nato con lo scopo di formulare strategie per far fronte ai cambiamenti climatici e attuare un’intensa opera di rimboschimento del suolo italiano

AzzeroCO2 e Legambiente hanno dato vita a una nuova iniziativa volta a riqualificare il territorio nazionale e a fronteggiare i cambiamenti climatici attraverso un’opera di rimboschimento. Si tratta di Mosaico Verde, un progetto che ha come obiettivo quello di piantare, nei prossimi tre anni, almeno 300 mila nuovi alberi e promuovere il recupero di 30 mila ettari di boschi abbandonati nelle varie regioni italiane.

Anche E.ON aderisce all’iniziativa Mosaico Verde, sviluppando un’attività atta a promuovere la sensibilità e responsabilità ambientale e che prevede la piantumazione di nuovi alberi per ridurre il livello di CO2 presente nell’atmosfera.

Mosaico Verde, in cosa consiste e come funziona il progetto

Mosaico Verde è una grande operazione di forestazione nazionale, per la quale sono stati coinvolti aziende ed enti pubblici al fine di studiare e trovare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Visto che Comuni ed Enti Parco non dispongono delle risorse sufficienti per riqualificare le aree verdi ed incrementarle, in questo progetto il loro compito è di formulare uno studio strategico per trovare soluzioni per contrastare e far fronte ai cambiamenti climatici.

Le aziende che hanno obiettivi di Responsabilità Sociale d’Impresa e vogliono investire in progetti di sostenibilità ambientale possono invece partecipare alla Campagna Mosaico Verde sostenendo la realizzazione di nuove aree verdi o il recupero di boschi abbandonati presenti nei Comuni che aderiscono alla campagna, con l’obiettivo di contrastare la diffusione delle isole di calore.

Le campagne di riqualificazione attuate dalle aziende potranno essere realizzate in diverse aree:

  • zone extraurbane, predisposte per la piantumazione e lo sviluppo di un bosco;
  • zone urbane, costituite da parchi, viali o piazze adatte alla creazione di uno spazio verde per attività ricreative;
  • zone a rischio dissesto, ovvero aree urbane a rischio dissesto idrogeologico dove c’è la necessità di piantare nuovi alberi per consolidare il terreno.

L’attività di tutela e recupero di boschi può essere invece svolta sotto forma di pulizia dell’area boschiva da piante morte, recupero e valorizzazione dei sentieri naturali e piantagione di nuovi alberi per ampliare e rinfoltire le superfici boscate già esistenti, e contribuire allo stesso tempo all’assorbimento degli agenti inquinanti atmosferici. Inoltre, le aziende potranno sostenere operazioni di valorizzazione dei prodotti del bosco attraverso una gestione forestale sostenibile e promuovere misure antincendio, per prevenire attivamente il fenomeno degli incendi boschivi.

Scopri il progetto E.ON per ripopolare il suolo boschivo italiano e contribuire ad aiutare l’ambiente

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