Smart working, consigli per risparmiare energia lavorando da casa

Il 1 Maggio ricorre la Festa dei Lavoratori, una celebrazione riconosciuta a livello internazionale per ricordare le manifestazioni volte ad ottenere riforme in tutela del benessere dei lavoratori. Quest’anno la Festa cade in una situazione senz’altro anomala: le restrizioni imposte dalla diffusione del Coronavirus hanno costretto tanti professionisti a rivedere le modalità di lavoro, e ad armarsi di computer e connessione veloce per poter condurre le loro attività lavorative anche da remoto: lo smart working è ormai divenuto una necessità quotidiana per milioni di lavoratori in Italia. Una comodità che presenta però un rovescio della medaglia per le famiglie italiane: l’aumento dei consumi energetici

Tra dispositivi di lavoro sempre accesi e tutti gli altri servizi dall’illuminazione al riscaldamento, le bollette sono comprensibilmente lievitate. Ma come risparmiare energia anche quando si deve lavorare da casa, quali consigli utili mettere in pratica sin da subito?

Risparmio energetico in smart working: gestione dei dispositivi

Come facile intuire, per risparmiare energia elettrica è innanzitutto necessario gestire al meglio i propri dispositivi. Lo smart working ha determinato non solo una moltiplicazione degli strumenti accesi contemporaneamente all’interno della casa – computer, televisori, smartphone e tablet per ogni membro della famiglia – ma anche la loro durata di funzionamento. Dal risveglio mattutino fino a tarda sera, questi device rimangono costantemente accesi per le necessità di studio, lavoro e intrattenimento.

Sebbene non rappresentino gli strumenti elettronici più avidi d’energia nelle quattro mura domestiche, una gestione più attenta può portare a risultati importanti in bolletta. A partire dallo stand-by: uno schermo lasciato in questa modalità, e privo di opzioni di risparmio energetico, può arrivare a consumare anche 27 kW l’anno. Per quanto riguarda il computer, invece, se non si hanno particolari esigenze di potenza è meglio preferire i laptop ai fissi, poiché le richieste energetiche di notebook e affini sono estremamente inferiori rispetto alle classiche soluzioni da scrivania. Ancora, meglio collegare periferiche alla rete elettrica solo quando necessario – ad esempio le stampanti – e se non è necessaria una connessione attiva per tutte le 24 ore della giornata si può anche pensare di scollegare l’alimentazione del router durante la notte.

Prediligere i dispositivi mobile come smartphone e tablet potrebbe essere una soluzione intelligente per ridurre la spesa energetica, considerando come la loro ricarica abbia costi davvero esigui, di poco inferiori ai 5 euro l’anno. Maggiore attenzione invece al televisore, uno strumento che spesso rimane acceso per gran parte della giornata senza che venga effettivamente fruito, come sottofondo.

Risparmiare energia con illuminazione ed elettrodomestici

La permanenza forzata in casa allarga in modo rilevante anche il ricorso all’illuminazione e ai più comuni elettrodomestici. E potrebbe essere questa la voce di spesa più consistente per le famiglie, considerando come prima del lockdown fosse consuetudine passare gran parte della giornata fuori dalle proprie abitazioni.

Sul fronte dell’illuminazione, il primo passo da compiere è quello di installare delle lampadine a risparmio energetico, qualora non lo si fosse ancora fatto. Scegliere delle soluzioni a LED permette di abbattere i consumi, il tutto approfittando di una maggiore durata – queste soluzioni possono funzionare per decenni, a differenza delle classiche lampadine analogiche – e anche della possibilità di scegliere l’intensità e la temperatura della luce emessa. Inoltre, considerando l’avvento della stagione primaverile, il consiglio è quello di privilegiare l’illuminazione naturale, approfittando il più possibile di finestre e balconi.

La permanenza in casa ha inoltre fatto crescere esponenzialmente l’uso di tutti gli elettrodomestici da cucina. I pasti quotidiani si moltiplicano – a metà giornata, non è più possibile approfittare della mensa scolastica o dei servizi di ristorazione forniti dal proprio datore di lavoro – e pertanto si consuma di più. Per quanto riguarda il microonde si può tentare di limitare le elevate richieste d’energia abbassandone la potenza, il tutto a fronte di un modesto incremento della durata di cottura. Attenzione al frigorifero, uno degli elettrodomestici di cui più si sottovaluta la portata: aprire lo sportello più volte al giorno, magari rimanendo immobili per lunghi minuti indecisi sull’alimento da prendere, altera la temperatura interna del vano e costringe l’apparecchio ad avviare cicli più frequenti di raffreddamento.

Inoltre, è consigliabile evitare lavaggi di lavatrice a basso carico, privilegiare l’esposizione al sole dei panni bagnati rispetto all’asciugatrice, e prediligere la scopa o l’aspirapolvere a batteria per la pulizia quotidiana delle stanze: basta davvero poco impegno per ottenere risultati sorprendenti. Infine, per chi dispone di tariffa bioraria o trioraria, è buona pratica cercare di condensare l’utilizzo di elettrodomestici ad alto impatto energetico durante le fasce orarie a minor consumo.

Risparmiare energia lavorando da casa: riscaldamento e climatizzazione

I costi di riscaldamento e climatizzazione degli appartamenti rappresentano una delle spese più elevate per le famiglie italiane. 

Per ridurre i consumi, è innanzitutto necessario gestire al meglio l’apertura di porte e finestre, evitando correnti che potrebbero raffreddare velocemente l’appartamento. Ancora, utilissimo è regolare i termostati: ridurre di un paio di gradi la temperatura – ad esempio da 20 a 18 – abbatte sensibilmente i costi. Un modesto sacrificio, che può essere risolto semplicemente indossando abiti più pesanti e vestendosi a strati.

Per chi invece vive in luoghi dove il caldo è già arrivato, il climatizzatore è un elettrodomestico indispensabile, ma anche in questo caso si può risparmiare impostando temperature meno rigide e più salutari per il corpo umano, ad esempio 23 gradi anziché 19 o 20. Occorrerà inoltre vestirsi leggeri e sfruttare le correnti d’aria per ottenere un buon refrigerio in tutta la casa. 

Sono tanti piccoli gesti di attenzione che possono fare la differenza sul costo in bolletta, e allo stesso tempo educarci a uno stile di vita più attento alle risorse energetiche.

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