Funghi in pericolo per il riscaldamento globale

Tra le specie vegetali  a rischio a causa del riscaldamento globale rientreranno anche i funghi di bosco, la cui scomparsa potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza stessa delle foreste. Questa la conclusione di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Stanford nelle foreste nordamericane e pubblicato su Journal of Biogeography

Secondo la ricerca il 70% dei funghi di bosco potrebbe scomparire entro il 2070: parliamo di più di un quarto delle specie di funghi esistenti. Questa scomparsa, per un effetto a catena, metterebbe a repentaglio anche la vita delle foreste: le diverse specie di funghi, infatti, stabiliscono delle relazioni simbiotiche con le radici degli alberi, contribuendo al loro sviluppo. Senza i preziosi alleati fungini, quindi, boschi e foreste rischiano di essere compromessi.

I funghi sono fondamentali per la salute delle piante e dei boschi

La raccolta dei funghi è un passatempo amato da tantissimi amanti della natura, che uniscono il piacere di una passeggiata nel bosco alla ricerca di un ingrediente culinario gustoso e versatile. Forse non tutti sanno che la parte commestibile del fungo ha una funzione paragonabile a quella di un frutto, il cui scopo è liberare milioni di spore per portare alla riproduzione della specie. La parte principale del fungo si trova in realtà nel sottosuolo: è una complessa rete di filamenti (dal nome micelio) che partono dal gambo e si diffondono nel terreno.

In virtù di questa struttura i funghi sviluppano delle relazioni di simbiosi con le radici delle piante, dette micorrize, che portano beneficio sia ai funghi che alle piante. Grazie ad esse i funghi proteggono le radici degli alberi, fermando di conseguenza l’erosione del suolo, accumulano CO₂ e contribuiscono all’assimilazione dell’azoto da parte degli alberi, favorendone la crescita. Tramite la rete di filamenti, i funghi si intrecciano alle radici degli alberi, aumentandone le capacità di assorbimento di sostanze nutritive. I funghi quindi si nutrono degli scarti delle piante mentre quest’ultime assorbono maggiormente i minerali: un mutuo vantaggio che porta alla maggiore salute di entrambe le specie. 

La relazione di simbiosi apporta anche altri benefici:

  • I funghi riducono la presenza di metalli tossici nel suolo. 
  • Grazie ai funghi le piante hanno una maggiore resistenza a malattie, funghi dannosi e batteri. 
  • La presenza dei funghi protegge le piante dagli sbalzi di temperatura, riducendo gli stress idrici e termici. 
  • La relazione simbiotica infine riduce il problema dei residui chimici negli alimenti e nell’ambiente. 

Un ambiente dove vivono i funghi sarà florido per la diffusione di alberi, boschi e foreste.

Le conseguenze del riscaldamento globale

Lo studio effettuato dagli studiosi dell’Università di Stanford ha analizzato più di 1.500 campioni di suolo provenienti dalle foreste del Nord America, osservando le varietà di funghi presenti e le loro reazioni alle temperature. Lo studio si è incentrato in particolare sulle ectomicorrize, le relazioni simbiotiche pianta-fungo più frequenti in natura: sono più del 60% le piante in tutto il mondo a formare questo tipo di relazioni con i funghi. Incrociando questi studi con le proiezioni climatiche dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è emerso che l’aumento delle temperature in atto potrebbe causare la scomparsa della maggior parte delle specie di funghi. 

L’aumento delle temperature causate dal riscaldamento globale porterà all’estinzione molte specie di funghi, determinando la scomparsa dei legami simbiotici e di conseguenza indebolendo fortemente boschi e foreste. Le conseguenze sarebbero molte: l’indebolimento dei boschi farebbe venir meno anche l’assorbimento di CO₂ svolto dagli alberi, innestando un circolo vizioso che porterà all’ulteriore crescita del surriscaldamento globale. 

Riforestazione e sostenibilità

Per contrastare questo fenomeno è importante agire su più fronti: da un lato cercare di adottare sempre di più uno stile di vita sostenibile, attento ai consumi e improntato alla lotta agli sprechi. Dall’altro lato occorre preservare le nostre foreste e la biodiversità che ospitano, e continuare a piantare nuovi alberi per compensare le emissioni di CO₂ in atmosfera. Con il nostro progetto Boschi E.ON abbiamo piantato più di 100.000 alberi in Italia, e continuiamo a farlo con l’aiuto dei nostri clienti. Scopri anche tu come partecipare al nostro progetto di riforestazione, e contribuisci alla salvaguardia dell’ambiente.

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