Inquinamento marino: come combatterlo in prima persona

“Il mare non te lo chiede, ma ha bisogno di te”. Ma cosa possiamo fare nel concreto per aiutarlo? Scopriamo in questo articolo come contribuire a combattere l’inquinamento dei mari. Per esempio, oltre a prendere coscienza delle cause, è possibile rendere sostenibili alcune abitudini quotidiane, oppure pulire attivamente e in prima persona i nostri litorali. Quali sono i progetti e le iniziative in corso? E come possiamo impegnarci in prima persona per salvaguardare le nostre spiagge?

Legambiente: un partner da sostenere

Legambiente rappresenta un punto di riferimento fondamentale per migliaia di volontari: coniuga alla perfezione ricerca scientifica – come dimostra l’indagine Beach Litter – e cultura civica, per diffondere iniziative proattive a favore delle tematiche di interesse comune, come Volontari per la Natura, il progetto che aggrega i volontari e li assegna alle varie missioni.

Tra le varie attività di volontariato, è stato possibile partecipare a “Spiagge e Fondali Puliti” – Clean Up the Med – iniziativa che lo scorso anno ha visto anche la nostra partecipazione. Nel mese di maggio 2019 è stato inoltre pubblicato Beach Litter, l’importante dossier realizzato grazie al contributo dei volontari dei circoli di Legambiente, di cittadini e scuole, e grazie anche alla preziosa collaborazione di partner importanti, tra cui E.ON.

Scopriamo insieme questi due progetti:

  • Beach Litter è un’indagine che monitora da cinque anni più di 400 spiagge in Italia e nel Mediterraneo. L’edizione del 2019 ha rivelato uno scenario drammatico: per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti, ovvero 968 rifiuti ogni 100 metri, di cui l’81% del totale è composto da plastica.
  • “Spiagge e fondali puliti” è l’iniziativa che raccoglie diversi appuntamenti durante l’ultima settimana di maggio, per sensibilizzare e coinvolgere più persone possibili nella raccolta dei rifiuti che si accumulano sulle spiagge. È possibile vedere, sul sito di Legambiente, i vari litorali italiani ripuliti nell’edizione appena passata. I colleghi E.ON, insieme a famigliari e amici, si sono impegnati direttamente nella pulizia dell’Isola di Palmaria in Liguria, ripulendola in totale da ben 478kg di rifiuti.

È davvero troppo tardi per salvare il mare?

L’emergenza dell’inquinamento marino ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale. Quanta plastica c’è nel mare? Dire tanta, troppa, non basta. Sugli oceani del pianeta galleggiano più di 250mila tonnellate di plastica, arrivando addirittura a formare in alcuni punti delle vere e proprie isole (“Pacific Trash Vortex” è la più estesa). Anche il nostro “piccolo” Mar Mediterraneo è a rischio: sebbene costituisca solo l’1% della superficie globale di mari e oceani, è la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo.

I progetti E.ON, prima Boschi e oggi Energy4Blue, vogliono rappresentare la sintesi perfetta della nostra idea di responsabilità sociale di impresa, poiché coniugano la creazione di valore e la riqualificazione del nostro territorio e dei nostri mari. L’obiettivo è sempre quello di aumentare il benessere della collettività e la consapevolezza delle giovani generazioni per la tutela dell’ambiente che ci circonda.

Energy4Blue: le iniziative E.ON a sostegno di Legambiente

Energy4Blue è il nostro progetto per la tutela del mare che riflette il nostro posizionamento #odiamoglisprechi. Concepito a vasto raggio e di lunga durata, vuole dare una prima risposta concreta all’emergenza dei nostri mari, difendendo le spiagge e i fondali marini dall’inquinamento causato dalla plastica e coinvolgendo attivamente sia i clienti sia i dipendenti.

Nel progetto si inserisce anche l’iniziativa Spiagge Pulite che ci ha coinvolti non solo a livello aziendale, ma anche personalmente, grazie al contributo e alla motivazione personale di ciascuno dei volontari presenti quel giorno.
Energy4Blue prevede poi lo sviluppo di tre iniziative principali a fianco di Legambiente, per un periodo di almeno tre anni:

  • Salvaguardia di spiagge e fondali attraverso il sostegno alla campagna Spiagge e Fondali Puliti di Legambiente che, più in generale, si impegna per la pulizia di circa 250 spiagge, fondali e coste italiane. Oltre alla pulizia, supportiamo Legambiente anche nella elaborazione dell’indagine Beach Litter sui rifiuti nelle spiagge italiane.
  • Tutela delle tartarughe marine nel Mediterraneo minacciate dall’inquinamento da plastica nel mare, attraverso il sostegno dell’iniziativa di Legambiente Tartalove e delle attività dei Centri recupero delle tartarughe marine di Manfredonia (FG) e Talamone (GR) allo scopo di tutelarne la salute e la crescita, proteggendo la specie.
  • Sviluppo di progetti sperimentali e innovativi che consentano di ridurre la quantità di plastica presente nei mari e nei corsi d’acqua, di contribuire alla prevenzione dei rifiuti e alla diffusione dell’economia circolare. Sono ad esempio in fase di studio iniziative che prevedono la collaborazione con i pescatori per il recupero della plastica in alto mare e la realizzazione di dighe ripulenti lungo i fiumi.

In linea con l’approccio che da sempre caratterizza il nostro impegno per la sostenibilità, anche Energy4Blue nasce dalla consapevolezza che ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale nel percorso verso un futuro migliore. La nostra offerta E.ON Luce Blu, per esempio, non solo garantisce una fornitura energetica da fonti rinnovabili, ma contribuirà a ripulire 10 metri lineari di spiaggia per ogni cliente. È possibile supportare il progetto anche tramite i punti accumulati nel nostro programma fedeltà, adottando a distanza una tartaruga sostenendo Tartalove.

La sostenibilità per noi non è solo un fattore che teniamo presente nel nostro business, ma fa realmente parte del nostro “core business”: coniugare l’obiettivo di essere un’azienda energetica con quello di essere un’azienda attenta all’ambiente e sostenibile, è possibile. Ne siamo così profondamente convinti che non si tratta solo di promuove la sostenibilità, ma i nostri progetti e le nostre iniziative nascono innanzitutto da una convinzione personale che, insieme, possiamo costruire un futuro migliore.

Come può ciascuno contribuire nel proprio piccolo?

È fondamentale prendere consapevolezza che ciascuno di noi, nel male ma – soprattutto – nel bene, può dare il proprio contributo. Fare attenzione ai piccoli gesti quotidiani è fondamentale ed è più semplice di quanto si possa pensare. Alcuni piccoli accorgimenti che possono contribuire davvero a ridurre nel quotidiano i rifiuti in plastica: utilizzare spazzolini in bambù – realizzati in materiali naturali e biodegradabili (puoi gettarli nell’umido); usare borse di stoffa in sostituzione delle classiche borse della spesa in plastica; e differenziare bene e con costanza i rifiuti sono solo alcuni esempi.

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