E.ON e i progetti legati alla salvaguardia della Posidonia

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Nel mar Mediterraneo c’è una ricchezza di biodiversità che si sta perdendo, ecco perché va tutelata e salvaguardata. Tra le principali fonti di questo prezioso bene ci sono le praterie di Posidonia. Esse garantiscono la sopravvivenza a moltissime specie e arricchiscono l’aria di ossigeno, ma la pesca a strascico e l’inquinamento stanno mettendo a repentaglio il loro ecosistema. Scopriamo insieme più da vicino le praterie di Posidonia Oceanica e come tutelarle

Posidonia: cos'è?

La Posidonia Oceanica è una pianta acquatica che spesso viene confusa con un’alga. Tuttavia si tratta di una vera e propria pianta che produce fiori e frutti, con un fusto che getta le sue radici nei fondali marini di acque che vanno da uno a trenta metri di profondità. La Posidonia si diffonde in praterie che si trovano soprattutto nel Mar Mediterraneo, ricoprendo circa il 3% dei suoi fondali.

La prateria di Posidonia, o posidonieto, è l’ecosistema più importante del Mediterraneo. Infatti in un solo ettaro essa ospita anche 350 specie marine diverse. Inoltre, si stima che per ogni metro quadrato di prateria vengano prodotti fino a venti litri di ossigeno al giorno. Essa smorza le correnti prevenendo l’erosione della costa, arricchisce gli ecosistemi che le stanno accanto e consolida il fondale riducendo i sedimenti sottili trasportati dalle coste. 

Per tutte queste ragioni un solo metro quadrato di prateria di Posidonia che scompare, corrisponde a una perdita in denaro che va dai 39.000 € agli 89.000 €. 

Praterie di Posidonia in pericolo

Nel Mar Mediterraneo questo fondamentale ecosistema è in regressione. Il terreno per essere favorevole alla crescita della Poseidonia richiede cento anni di tempo per arricchirsi di radici, rizomi, sedimento, scaglie ecc., dunque la perdita di pochi metri quadri di prateria è molto grave. Ma perché la Poseidonia è in pericolo?

Al primo posto tra i fattori di regressione c’è l’inquinamento e al secondo troviamo la pesca a strascico. L’intervento dell’essere umano sul pianeta sta intaccando lo sviluppo e il mantenimento di questo ecosistema: gli scarichi, le dighe, il rimpascimento delle spiagge per i turisti.

Inoltre alcune specie di alghe ipernutrite da sostanze inquinanti stanno soffocando e soppiantando la Posidonia. Ecco perché è necessario proteggere queste praterie. 

Salvaguardare la Posidonia

E.ON è in prima fila per la tutela delle foreste di Posidonia. I progetti messi in campo sono: 

  • Energy4Blue: Grazie alla collaborazione con UNESCO tutti i clienti E.ON potranno scegliere di contribuire con 2€ al mese alla tutela della Posidona. E.ON raddoppierà l’impegno, contribuendo a sua volta con un importo equivalente pari a 2€ per la protezione dell’ecosistema marino.
  • Save the Wave: L’obiettivo del progetto è quello di ripristinare e tutelare la Posidonia del mar Mediterraneo. A guidare l’iniziativa ci sarà un team di biologi marini altamente qualificati, che inizieranno il loro lavoro a partire dal mare di Sicilia in provincia di Palermo. 
  • Oceanthon: E.ON ha partecipato alla giuria di Oceanthon, che mira a creare soluzioni innovative per la difesa del mare. Nell’edizione 2021 il vincitore è stato BlueSails che lavora allo sviluppo di una rete di Aree Marine Protette nel Mediterraneo. Infatti, con più Aree Marine Protette il mare avrebbe il tempo per rigenerarsi, si rallenterebbe la perdita di biodiversità e assorbirebbe più agilmente la CO2

La tutela delle praterie di Posidonia passa attraverso la ricerca e l’istituzione di aree protette. Grazie ai tanti progetti in campo ognuno può contribuire alla causa e cercare di salvare l’ecosistema più importante del Mediterraneo. 

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