Il fotovoltaico plug & play rappresenta una soluzione pratica per ottenere risparmi concreti sulla bolletta elettrica senza investimenti eccessivi o lavori complessi. Infatti, questi kit solari "fai da te" sono impianti di dimensioni ridotte, composti in genere da un solo pannello, facili da installare e pensati per essere collegati direttamente a una presa elettrica. Il rapporto costi-benefici che offrono è particolarmente interessante: basta collegarli a una presa elettrica di casa per iniziare a produrre energia, senza necessità di autorizzazioni o interventi complessi sulla rete e sul quadro elettrico di casa.

Insieme ai mini impianti fotovoltaici, il fotovoltaico plug & play costituisce una delle opzioni del fotovoltaico da balcone: cioè, quell’insieme di sistemi pensati per essere accessibili a tutti, anche a chi non ha competenze tecniche specifiche, grazie alla facilità di montaggio e a una operatività immediata. Vuol dire che, a fronte di una spesa contenuta, sono efficaci da subito, fin dal primo collegamento alla presa, garantendo una riduzione graduale ma costante dei costi energetici domestici.

In questo articolo analizziamo le caratteristiche tecniche, gli aspetti normativi, il montaggio e i costi di questi sistemi fotovoltaici plug & play, scoprendo come funzionano e quali sono le loro reali potenzialità di rendimento.

Un impianto solare plug & play è una soluzione compatta pensata per l'autoproduzione di energia in ambito domestico e si caratterizza per la grande semplicità: per utilizzarlo non servono competenze particolari, come per un semplice elettrodomestico.

Da un punto di vista più tecnico, secondo la definizione di ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, un impianto plug & play è “un particolare impianto di taglia ridotta destinato alla produzione di elettricità avente potenza nominale non superiore a 350 watt, che risulta completo e pronto alla connessione diretta tramite spina ad una presa dedicata e visivamente identificabile rispetto alle altre prese all’interno dell’impianto elettrico dell’utente (ove l’installatore qualificato ha previsto un circuito dedicato in partenza dal quadro di distribuzione).”

L’impianto è composto da un pannello fotovoltaico, monocristallino o policristallino e un mini inverter, generalmente integrato, che funziona esattamente come gli inverter degli impianti tradizionali: trasforma la corrente continua, prodotta grazie al sole, in corrente alternata compatibile con la rete elettrica domestica.

Il sistema include strutture di supporto leggere e cavi pronti per il collegamento diretto a una normale presa Schuko, senza necessità di modifiche, installazione di impianti o dispositivi supplementari, o permessi particolari. Questi kit possono essere montati facilmente su:

  • balconi;
  • terrazzi;
  • ringhiere;
  • muri esterni;
  • porzioni di tetti;
  • porzioni di giardini.

Una volta collegati, gli impianti immettono l'energia prodotta direttamente nella rete dell'abitazione, riducendo il prelievo dal fornitore di energia e abbassando la bolletta. Alcuni kit più avanzati includono anche sistemi di accumulo, con batterie integrate che immagazzinano l'energia prodotta durante le ore di sole e la rendono disponibile per l’utilizzo quando la produzione è minore.

In Italia, l'installazione di un impianto fotovoltaico plug & play è regolata dalla delibera ARERA 315/2020/R/eel, che prevede una Comunicazione Unica da parte del richiedente – chi installa l’impianto – al distributore di zona. La Comunicazione Unica è una procedura semplificata introdotta per facilitare la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti di produzione di energia elettrica.

Quali impianti sono interessati dalla Comunicazione Unica?

Tutti gli impianti con potenza inferiore a 800 watt. Quindi:

  • sia gli impianti fino a 350 watt, tecnicamente i fotovoltaici plug & play,
  • sia quelli tra i 351 watt e gli 800 watt, tecnicamente i mini fotovoltaici.

Quali sono le differenze?

Per quanto riguarda i primi, i fotovoltaici plug & play, alla Comunicazione Unica vanno allegati soltanto:

  • copia del documento di identità;
  • eventuale delega alla presentazione della comunicazione.

Per i secondi, invece, i mini fotovoltaici, oltre alla Comunicazione Unica occorre allegare:

  • schema elettrico dell’impianto;
  • dichiarazione di conformità dell’impianto di produzione;
  • dichiarazione di conformità di eventuali dispositivi di conversione statica (inverter) e di interfaccia (sistemi di protezione della rete) installati;
  • regolamento di esercizio sottoscritto dal produttore.

È evidente la semplicità burocratica e documentale dei piccoli impianti, soprattutto quelli plug & play.

Almeno due aspetti normativi della Comunicazione Unica, che riguardano sia i plug & play che i mini impianti, vanno evidenziati.

  • Con la procedura di connessione semplificata alla rete del proprio impianto di produzione, si rinuncia a qualsiasi pretesa di remunerazione dell’energia elettrica immessa in rete.
  • L’impianto è collegato alla rete tramite un punto di connessione al quale non sono collegati ulteriori impianti di produzione.

I modelli più diffusi contribuiscono a coprire una parte dei consumi quotidiani di piccoli elettrodomestici, luci, computer o frigoriferi: in condizioni ottimali, un impianto da 350 watt può arrivare a produrre circa 350-400 kWh all’anno, anche se il rendimento dipende da diversi fattori come orientamento dei pannelli, ombreggiamento, posizione geografica e condizioni meteorologiche. In ogni caso, si può dire che il contributo di un impianto plug & play è di circa il 10% sui bisogni energetici annui di una famiglia di 4 persone.

I costi sono contenuti: i kit di base hanno prezzi accessibili, mentre chi vuole fare un "piccolo salto" e provare l'autoproduzione con impianti fino a 800 watt deve considerare un investimento un po’ più consistente, che varia significativamente a seconda della configurazione, della marca e della qualità delle componenti.

In definitiva, rendimento e costi alla mano, si può dire che questi sistemi rappresentano un'opzione interessante per chi vuole avvicinarsi al fotovoltaico senza grandi investimenti iniziali, garantendosi comunque un risparmio tangibile sulla bolletta elettrica.

Gli impianti fotovoltaici plug & play rappresentano un’ottima opportunità per entrare concretamente nel mondo dell'energia solare. Infatti, consentono di sperimentare i vantaggi economici e ambientali delle fonti rinnovabili direttamente dal balcone di casa.

Chi vuole massimizzare i benefici energetici del fotovoltaico può anche considerare soluzioni più complete. Infatti, gli impianti fotovoltaici tradizionali offrono rendimenti superiori, con coperture energetiche che possono arrivare anche al 75% del fabbisogno domestico e incentivi fiscali ancora più vantaggiosi.

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