Che cos'è il work-life balance e come raggiungerlo?

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di work-life balance e della sua importanza, sia per la qualità della vita dei dipendenti che per lo stato di salute complessivo di un’azienda, produttività inclusa. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è diventato ancora più centrale in seguito alla diffusione dello smart working. Una diffusione all’inizio forzata, a causa della pandemia, che con il passare degli anni è diventata sempre più gradita sia ai lavoratori, in grado di recuperare tempo e gestire meglio la vita privata, sia alle aziende, capaci di organizzare nuove strategie produttive. Di contro lo stesso smart working ha evidenziato anche alcuni lati negativi, come la continua disponibilità del dipendente (la cosiddetta modalità always on) o la difficoltà di separare vita professionale e privata. L’esigenza di maggiore equilibrio e benessere nasce anche da queste rinnovate esigenze.

Avere a cuore il benessere dei dipendenti è fondamentale anche nella strategia di E.ON. Per questo, nei dieci obiettivi ESG per la sostenibilità ambientale e sociale, che vogliamo raggiungere entro il 2030, la cura delle nostre persone assume grande rilievo. Per raggiungere questo obiettivo e diventare sempre più un'organizzazione positiva, è fondamentale favorire un equilibrio tra il lavoro e la vita personale.

Il significato di work-life balance, un equilibrio per un benessere complessivo

Già la definizione quasi letterale di “equilibrio tra lavoro e vita privata” chiarisce bene il significato di work-life balance. Mantenere il miglior equilibrio possibile tra le due dimensioni garantisce un benessere personale complessivo, che a sua volta alimenta sia il rendimento professionale che la pienezza della vita personale e familiare.

L’obiettivo del work-life balance è trovare un equilibrio soddisfacente tra responsabilità professionali, con relativi obiettivi legati allo sviluppo professionale, e vita personale, dal tempo trascorso con la famiglia e gli amici agli hobby, dal benessere personale alla cura di sé. Quando viene a mancare, infatti, il rischio più grande è una condizione di sovraffaticamento e insoddisfazione. Lo stress che ne consegue, a sua volta, può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale, con un peggioramento dei rapporti personali, della stessa produttività sul lavoro e, in generale, della qualità della vita.

Esiste una formula universale per il work-life balance? L’equilibrio varia da persona a persona, a seconda delle esigenze del momento, professionali o personali. Per questo diventano fondamentali la comunicazione all’interno dell’azienda e, in particolare, la capacità di ascolto dei bisogni dei dipendenti. Un buon work-life balance non significa distribuire equamente il tempo tra lavoro e sfera privata, ma trovare la giusta misura per il più alto livello di soddisfazione e realizzazione in tutti gli ambiti.

Gli strumenti per un work-life balance ottimale

Tra i lavoratori è sempre più diffusa la consapevolezza che l’equilibrio tra lavoro e tempo da dedicare alla propria vita sia decisivo per il benessere della persona.
Quanto sta diventando importante nel mondo e in Italia questo nuovo stile di vita?
Secondo Forbes, per il 70% dei lavoratori il bilanciamento vita-lavoro è il fattore più importante da considerare al momento di scegliere un nuovo lavoro. È indicativo che una retribuzione più alta non basti più a convincere un dipendente a cambiare carriera, per molti è più importante vivere meglio che guadagnare di più.

D’altra parte, il work-life balance rappresenta una grande opportunità per le aziende. Il benessere dei dipendenti, infatti, ha un significativo impatto sulle loro motivazioni, sul rendimento e sulla capacità di sviluppare al meglio le loro potenzialità, sia individualmente che in team. A questo si aggiunge un maggiore appeal della stessa azienda, in grado così di attrarre i talenti più promettenti o di trattenerli. Le aziende che soddisfano queste esigenze dei propri dipendenti risultano poi anche maggiormente virtuose secondo i criteri ESG, in un ciclo in cui sostenibilità, produttività e benessere dei lavoratori si rinforzano a vicenda.

Cosa possono fare le aziende? Gli strumenti per favorire un equilibrio vita-lavoro ottimale sono molti.

  • Smart working: la possibilità cioè di lavorare da casa in modo regolare o periodico. I vantaggi si apprezzano anche nella riduzione degli spostamenti, con minori disagi da traffico e minore inquinamento.
  • Flessibilità oraria: anche per chi si reca a lavorare nelle sedi esterne.
  • Programmi di assistenza: come le polizze sanitarie e i fondi pensione per dipendenti, oppure quelli di sostegno ai loro figli o ai neogenitori.
  • Professionisti per il benessere mentale: come psicologi specializzati nel supporto ai lavoratori.
  • Sessioni di meditazione e fitness: per il potenziamento dell’equilibrio psico-fisico.
  • Formazione continua: con corsi di aggiornamento, sulle nuove tecnologie digitali o di lingue.
  • Facilitazioni per lo svago, il tempo libero e la cultura: come pacchetti per viaggi o vacanze, abbonamenti in palestre o centri sportivi, sconti per il cinema, il teatro, supermercati, negozi di abbigliamento o parchi a tema.

Il work-life balance in E.ON

Il benessere dei dipendenti e la loro gratificazione, per una più ampia crescita non solo professionale ma anche personale, sono da sempre al centro delle nostre strategie. Cerchiamo di favorire il migliore bilanciamento vita-lavoro, promuovendo lo smart working, offrendo strumenti come polizze sanitarie, programmi di mindfulness, iniziative di volontariato sociale e ambientale, fornendo sportelli di consulenza psicologica gratuiti, e percorsi per lo sviluppo e la sostenibilità del capitale umano.

Lifeed, società di Education Technology, ci ha infatti premiato come Caring Company®. Lifeed è specializzata nel valorizzare le esperienze di vita delle persone, come ad esempio la genitorialità, trasformandole in competenze utili anche per il lavoro. Il riconoscimento Caring Company® è riservato a quelle aziende che favoriscono la sinergia tra vita e lavoro dei propri dipendenti, promuovendo modelli che mettono al centro benessere collettivo e obiettivi comuni, caring leadership, e valorizzando la diversità delle persone.

Il progetto premiato, “Genitori che nascono, genitori che crescono”, ha visto il coinvolgimento di dipendenti neogenitori e caregiver, che hanno imparato come esperienze significative della vita personale possano diventare competenze trasversali, utili anche in ambito professionale. "Siamo davvero orgogliosi di aver ricevuto questo riconoscimento. Per E.ON e per me personalmente il benessere dei dipendenti è un aspetto prioritario. Proprio per questo risulta molto importante per noi garantire ai nostri dipendenti un equilibrio tra la famiglia e il lavoro. Sono davvero grato a tutti i colleghi che hanno preso parte a questo programma. Siamo riusciti nell’intento di offrire un supporto ai genitori che lavorano in E.ON e dar loro modo di sviluppare competenze utili anche in ambito professionale." ha dichiarato Frank Meyer, CEO di E.ON Italia.

Le persone sono la vera ricchezza della nostra azienda, consapevoli del proprio ruolo sul lavoro, in famiglia e in società. Il loro benessere diventa un valore aggiunto anche del movimento Make Italy Green, per un futuro più sostenibile e migliore. 

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