Il fotovoltaico in Italia cresce, sia come numero di impianti che come potenza installata! Al 30 giugno 2024 gli impianti risultavano 1.763.977 (Fonte: Italia Solare, base dati GAUDI di Terna), con una potenza di 33,62 GW, in grado di soddisfare circa il 9% del fabbisogno di energia elettrica nazionale annua. In attesa dei dati complessivi del 2024, la potenza installata nel 2023 ha fatto registrare un +40% rispetto all’anno precedente. Quali sono gli elementi trainanti della costante diffusione di una energia rinnovabile come quella solare? I progressi della tecnologia, che si traducono in risparmio economico, la maggiore consapevolezza ambientale, il sostegno di incentivi, bonus e detrazioni nell’ottica della decarbonizzazione.
In particolare, gli incentivi per il fotovoltaico continuano a essere diversi e ne possono usufruire privati, condomìni e aziende. Per questo in E.ON abbiamo pensato a offerte su misura di pannelli fotovoltaici che tengano conto delle esigenze specifiche dei clienti e di tutte le agevolazioni disponibili:
- detrazioni fiscali e reddito energetico per i privati.
- incentivi statali per i condomìni.
- benefici fiscali sui beni strumentali per i professionisti.
Facciamo allora chiarezza sugli strumenti disponibili che consentono risparmio, detrazioni e, in generale, vantaggi economici per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il tutto secondo standard di produzione di energia rispettosi dell’ambiente, poiché basati sulla fonte rinnovabile per eccellenza, l’energia solare.
Bonus fotovoltaico 50% per privati
Tra gli incentivi per il fotovoltaico troviamo il Bonus fotovoltaico 50% per privati. Questo intervento rientra nel pacchetto del Bonus casa 50%, o EcoBonus. Infatti, l’installazione di un impianto fotovoltaico è considerata un intervento di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica: per questo è possibile detrarre dalle imposte IRPEF il 50% delle spese sostenute.
Quali sono le principali caratteristiche del Bonus 50%?
- L’installazione può avvenire sul tetto, sulle facciate, sui balconi delle unità abitative o su pertinenze, come, ad esempio, garage o cantine.
- Il limite massimo di spesa, per tutto il 2024, è 96.000 Euro.
- Possono beneficiare delle detrazioni i singoli proprietari o gli inquilini che siano contribuenti IRPEF: l’energia deve essere prodotta per il solo consumo domestico dell’unità abitativa interessata; il tetto massimo di potenza di picco è di 20 kW.
- Tra prima e seconda casa, sempre per tutto il 2024, non ci sono differenze: la detrazione rimane la stessa.
- L’agevolazione riguarda non solo acquisto e installazione dell’impianto fotovoltaico, ma anche eventuali spese accessorie. Si pensi, ad esempio, a lavori edilizi extra per la stabilità dell’impianto, la giusta collocazione o l’orientamento dei pannelli. Oppure alle spese per certificazioni o collaudi.
- Tra le spese rientra l’acquisto di sistemi di accumulo (batterie), anche se fatto separatamente. Per chiarire con un esempio, se si possiede già da tempo un impianto, lo si può dotare di batterie supplementari e la spesa va in detrazione.
- Il potenziamento o il rinnovamento di un impianto già operativo danno diritto al bonus: questo significa che la detrazione interessa anche l’aggiunta di pannelli o la loro sostituzione con quelli di nuova generazione. I limiti, pure in questo caso, rimangono gli stessi: 96:000 Euro di spesa e 20 kW come potenza di picco.
- Il bonus può essere cumulato con i contributi che tutte le regioni prevedono per il fotovoltaico.
Quali documenti servono?
- Il bonifico parlante: cioè, quel bonifico specifico previsto per i pagamenti di spese relative a ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche.
- La relazione di un tecnico abilitato che certifichi i requisiti dei lavori, la congruità delle spese con i materiali e i lavori previsti dal progetto.
- L’APE, l’Attestato di Prestazione energetica.
Alla fine, la scheda tecnica va inviata all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Quando scade?
La scadenza di questa misura nella sua forma estesa, che non prevede differenze tra prima e seconda casa, è fissata per il 31 dicembre 2024.
Per l’anno 2025, a partire dal 1 gennaio, ci saranno delle novità:
Per la prima casa ci sarà una proroga delle stesse condizioni:
- bonus al 50%;
- massimale di spesa di 96.000 Euro.
Invece, per quanto riguarda la seconda casa:
- il bonus scenderà dal 50% al 36%.
- il massimale di spesa si dimezzerà, passando a 48.000 Euro.
Superbonus fotovoltaico 70% per condomìni
Il Superbonus fotovoltaico al 70% è “figlio” del Superbonus 110%, che dal 1 gennaio 2024 non esiste più. Come per il Bonus fotovoltaico 50%, si tratta di un’agevolazione fiscale grazie alla quale è possibile detrarre il 70% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un impianto fotovoltaico. È una misura destinata ai condomìni e tra tutti gli incentivi per il fotovoltaico 2025 è il più consistente; tuttavia, ci sono condizioni piuttosto stringenti sulla sua applicazione.
Quali sono le principali caratteristiche del Superbonus 70%?
Il Superbonus 70% riguarda due tipi di lavori:
- I lavori trainanti: ovvero quelli in grado di migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione, riducendola di almeno due classi. Ad esempio, sono trainanti i lavori per l'isolamento termico degli immobili, la sostituzione degli impianti di riscaldamento (sia condominiali che delle singole abitazioni) e i lavori antisismici.
- I lavori trainati: sono collegati ai primi, come l’installazione di un impianto fotovoltaico e di sistemi di accumulo, l’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici o l’abbattimento delle barriere architettoniche.
È importante però sottolineare che i lavori trainati devono essere sempre collegati ai primi, cioè ai lavori trainanti. In altre parole, per richiedere la detrazione è sempre necessario un lavoro trainante.
Chi può beneficiare del Superbonus 70%?
- Condomìni.
- Persone fisiche, purché gli immobili siano formati da un minimo di 2 a un massimo di 4 unità distinte.
- Onlus.
- OdV (Organizzazioni di Volontariato).
- APS (Associazioni di Promozione Sociale).
Anche in questo caso è bene chiarire un punto importante: la detrazione dal 1 gennaio 2024 non può più essere applicata a lavori su ville (anche a schiera) o edifici unifamiliari.
Quali documenti servono?
I documenti e l’iter per inoltrare la richiesta della detrazione sono gli stessi dell’EcoBonus.
Quando scade?
Il Superbonus 70% scade il 31 dicembre 2024. Per l’anno 2025, a partire dal 1 gennaio, il bonus scenderà dal 70% al 65%.
Reddito energetico per privati
Il reddito energetico è un fondo nazionale, istituito nel 2023 con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), per aiutare le famiglie in condizioni di disagio economico a realizzare impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo in unità immobiliari di tipo residenziale.
Quali sono le principali caratteristiche del reddito energetico?
- Si tratta di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico; non prevede, quindi, la restituzione del capitale erogato, nemmeno degli interessi.
- L’immobile deve essere la residenza anagrafica della famiglia e accatastato nel gruppo A, tranne A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville), A9 (castelli o palazzi con pregi artistici e/o storici), A10 (uffici e studi privati).
- Il beneficiario deve vantare un diritto reale sull’immobile (proprietà, usufrutto, abitazione, uso, servitù).
- Il contributo prevede una quota fissa di 2.000 Euro più una quota variabile di 1.500 Euro/kW.
- L’energia prodotta e non auto consumata non potrà essere venduta dal beneficiario del contributo, ma sarà ritirata dal Gestore Servizi Energetici, GSE, che provvederà a venderla, destinando il ricavato a un apposito fondo.
- L’incentivo non è cumulabile con altre detrazioni fiscali.
- La potenza dell’impianto deve essere compresa tra i 2 kWp e i 6 kWp (potenza di picco, cioè, la potenza massima che può essere raggiunta).
Come richiederlo?
Le domande vanno inoltrate sul portale del GSE che gestisce il fondo, valutando l’ammissibilità delle richieste e distribuendo i 200 milioni di Euro (100 + 100) disponibili per il 2024 e il 2025. I 100 milioni annui sono così ripartiti:
- 80 milioni di euro alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
- 20 milioni di euro alle restanti Regioni o Province Autonome.
Chi può beneficiare del reddito energetico?
È destinato a persone fisiche con ISEE, relativo all’anno precedente a quello della richiesta, inferiore a 15.000 Euro oppure inferiore a 30.000 Euro nel caso di almeno 4 figli a carico.
Quando scade?
La copertura è prevista per tutto il 2024 e il 2025, salvo esaurimento dei fondi, assegnati con criterio cronologico.
Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo collettivo: gli incentivi per privati, imprese e condomìni
Nel caso delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), destinate a cittadini, piccole e medie imprese, enti, amministrazioni, e dei gruppi di autoconsumo collettivo, come i condomìni, si può parlare di incentivi “indiretti”, ma non per questo meno significativi dal punto di vista economico.
Infatti, non viene sostenuto soltanto l’acquisto o l’ammodernamento di un impianto fotovoltaico ma viene premiato, più in generale, un modello di produzione energetica. In altre parole, se già si possiede o si vuole installare un impianto fotovoltaico, è bene sapere che anche il “come” utilizzarlo, cioè, in assetto di autoconsumo e autoproduzione, può portare ulteriori vantaggi economici.
Quali sono le principali agevolazioni?
Premettendo che il riconoscimento degli incentivi è lo stesso per le CER e i gruppi di autoconsumo collettivo, esistono tre forme principali di agevolazione.
- Le tariffe incentivanti sull’energia elettrica prodotta e prelevata dalla rete dai membri della CER o del gruppo di autoconsumo. Si tratta di tariffe che possono variare, più o meno, tra gli 80 e i 120 Euro per MWh (megawattora) e sono composte da:
- una componente fissa, legata alla potenza dell’impianto.
- una componente variabile, legata alla zona geografica. - Un corrispettivo di valorizzazione (stabilito da ARERA) con il quale vengono rimborsate alcune componenti tariffarie. Il corrispettivo consiste in una quota fissa, stabilita di anno in anno, per ogni MWh di energia autoconsumata da una CER o gruppo. Ad esempio, nel 2024, il corrispettivo è di 10,57 €/MWh.
- Un contributo in conto capitale (a fondo perduto) ricavato dalle risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) fino al 40% dei costi ammissibili, e destinato a configurazioni in comuni con meno di 5.000 abitanti.
L’istanza per accedere all’autoconsumo collettivo o alla CER, e beneficiare di conseguenza di tutti gli incentivi che tali configurazioni prevedono per la produzione di energia, va inoltrata sul portale del GSE.
Chi può beneficiare degli incentivi tariffari?
- CER: che possono essere costituite da privati cittadini, P. Iva, piccole e medie imprese, enti locali, associazioni del terzo settore e istituti di ricerca.
- Condomìni, nel caso dei gruppi di autoconsumo collettivo.
Quando scadono?
- “La tariffa incentivante può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027” (Fonte: GSE). La sua durata è di 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto FER, Fonte di Energia Rinnovabile.
Per il contributo a fondo perduto, invece, le richieste “devono essere inviate entro e non oltre il 31 marzo 2025 e tutti gli impianti ammessi al contributo dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a partire dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026. La misura si applica fino al 30 giugno 2026, per la realizzazione di una potenza complessiva di almeno 2 GW, nel limite delle risorse finanziarie attribuite dal PNRR, di 2,2 miliardi di euro” (Fonte: GSE).
Fer2, ancora sostegno per le energie rinnovabili
Infine, va sottolineato che nel corso dell’estate 2024 è stato emanato da parte del MASE il decreto Fer2. L’obiettivo del provvedimento è “sostenere la produzione di energia elettrica di impianti a fonti rinnovabili innovativi o con costi di generazione elevati, attraverso la definizione di incentivi che ne stimolino la competitività e consentano loro di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030” (Fonte: MASE).
In attesa delle regole operative, per le modalità e i tempi di riconoscimento degli incentivi, è comunque significativo che continuino ad aggiungersi nuovi provvedimenti ai precedenti strumenti. Quali sono gli impianti, alimentati da fonti rinnovabili, con caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio, sostenuti dal decreto Fer2?
- Impianti alimentati da biogas e biomasse.
- Solari termodinamici, impianti ibridi che lavorano insieme alla pompa di calore e, grazie ai pannelli, estraggono calore dall’ambiente.
- Geotermoelettrici.
- Eolici off-shore (con pale in mare aperto).
- Fotovoltaici floating (galleggianti) sia off-shore (in mare aperto) che su acque interne.
- Impianti alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina.
In E.ON ti aiutiamo a scegliere l’energia del sole giusta per risparmiare
Gli incentivi sono molti e in alcuni casi possono combinarsi tra di loro, moltiplicando gli effetti positivi sul risparmio economico. Non è però sempre facile orientarsi tra detrazioni, bonus e agevolazioni. Far funzionare la nuova energia dipende da noi, it’s on us, ecco perché in E.ON abbiamo pensato a una serie di soluzioni che mettono al centro le singole esigenze dei clienti, tenendo in considerazione anche gli incentivi per il fotovoltaico 2025 più adatti ai lavori e ai materiali.
Se sei un privato, con E.ON Solar Dream hai a disposizione:
- un impianto fotovoltaico su misura di alta qualità.
- installazione e supporto per le detrazioni fiscali previste.
- smaltimento dei moduli sostenibile.
- possibilità di acquistare una batteria con sconto.
- possibilità di unire l’impianto a una tariffa luce da sogno nelle ore notturne.
Inoltre, forniamo assistenza e soluzioni anche a tutte le famiglie che vogliono e possono utilizzare il Fondo energetico reddito nazionale.
E.ON WeSolar, per il fotovoltaico condominiale, tiene invece conto di tutti gli incentivi previsti dall’autoconsumo collettivo e garantisce:
- materiali della massima qualità.
- copertura assicurativa contro eventi naturali, atti vandalici o dolosi.
- la possibilità di unire sistemi di accumulo (batterie).
- un supporto specializzato in tutte le fasi: dall’assemblea condominiale al collaudo dell’impianto, passando per gli studi di fattibilità e l’assistenza burocratica per ottenere gli incentivi o le tariffe premio.
- un sistema di monitoraggio e assistenza da remoto, da parte di tecnici specializzati, per 3 anni dall’installazione.
- flessibilità di pagamento.
- possibilità di tariffe esclusive agevolate, pensate proprio per gli impianti condominiali.
Crediamo fortemente anche nelle CER, oltre che all’autoconsumo collettivo condominiale, e per questo mettiamo a disposizione tutto il nostro supporto e la nostra professionalità per queste configurazioni innovative e più sostenibili!
Siamo poi al fianco anche delle imprese e dei professionisti con soluzioni mirate, come E.ON SoleImpresa che, oltre a presentare i precedenti vantaggi, si caratterizza per
- la possibilità di aggiungere una stazione di ricarica per veicoli elettrici.
- la possibilità di collegare all’installazione dell’impianto fotovoltaico offerte luce 100% green in esclusiva per le tue attività.
#incentivifotovoltaico
#fotovoltaico
#pannelli fotovoltaici
#ItsOnUs
#MakeItalyGreen