Caffè e sostenibilità: come si riciclano le capsule?

Caffè e sostenibilità: come si riciclano le capsule?

Niente di meglio di un caffè per iniziare una lunga giornata di lavoro oppure per concludere un gustoso pasto, soprattutto quando lo facciamo da una macchinetta a cialde. Sono sempre di più gli italiani che, nelle proprie case, hanno deciso di sostituire la caffettiera con queste macchinette. La ragione? Comodità e gusto: il caffè viene pronto in pochi secondi e le cialde mantengono l’aroma del caffè intatto.

I vantaggi delle cialde sono molti, ma la domanda è: sono sostenibili o quanto meno riciclabili? Purtroppo, le capsule contribuiscono a inquinare l’ambiente con plastica e alluminio!

Ogni nostro piccolo gesto quotidiano può avere un impatto più o meno positivo sull’ambiente, e dobbiamo fare attenzione a quanto le nostre azioni siano dannose: vediamo l’impatto che hanno queste capsule sull’ambiente.

 

Diffusione delle capsule caffè, pro e contro

Negli ultimi anni le macchinette del caffè con le capsule si sono sempre più imposte, tanto da sostituire in modo permanente la più tradizionale moka. Sempre più persone affermano infatti di non voler più rinunciare a questa comodità, dati tutti i vantaggi che abbiamo già visto: comodità, rapidità e gusto, oltre che la facilità nel trovare le capsule di caffè in praticamente tutti i supermercati e negozi specializzati.

Secondo alcuni studi di settore stiamo parlando di circa 10 miliardi di vendita all’anno in tutto il mondo di cialde, di cui circa 1,5 miliardi consumate solo in Italia. Questo mercato in crescita ha però un impatto ambientale davvero preoccupante: sono circa 120 mila le tonnellate di rifiuti costituiti da capsule di caffè. Questo è un problema ambientale notevole, proprio perché non tutte le cialde sono composte dagli stessi materiali.

Capsule caffè: inquinamento

Ma allora le capsule di caffè dove si buttano? Non essendo considerati imballaggi, vanno buttate nella raccolta indifferenziata. Questo significa che non vengono riciclate, anzi, sono inviate a inceneritori e discariche. Ciò dipende però anche dal materiale di cui sono composte: 

● capsule in plastica: le capsule in plastica sono purtroppo le più inquinanti perché finiscono nell’indifferenziata, senza poter essere riciclate. C’è però una possibilità: facendo attenzione a togliere la linguetta in alluminio che spesso accompagna quelle in plastica, è possibile lavare con cura le cialde e poi gettarle nel bidone della differenziata, in modo da ridurre l’impatto di questi rifiuti.
Inoltre sono anche pericolose per la salute, oltre che per l’ambiente, perché ci sono alcune sostanze, come il furano, che potrebbero causare alcune patologie.

● capsule in alluminio: purtroppo queste capsule, sebbene migliori di quelle in plastica perché potenzialmente riciclabili, vanno accumulate e buttate nelle isole ecologiche. Esiste una soluzione più ecologica: alcuni importanti produttori, infatti, grazie alla collaborazione con il consorzio Cial ha creato un progetto per il loro riciclo. Il Cial recupera il caffè rimasto nelle cialde e lo usa per il compostaggio, mentre le capsule vuote vengono definitivamente riciclate.

Una delle soluzioni più parziali, è il riciclaggio creativo delle capsule di caffè. Ovviamente è necessario lavarle, ma possono essere lavorate e trasformate in decorazioni per borse e zaini bijoux come anelli od orecchini, ma anche cinture e sandali. Per quanto utile però non è una soluzione efficace sui grandi numeri.

 

Capsule di caffè riutilizzabili e biodegradabili

Se non vogliamo rinunciare alle macchinette del caffè, la soluzione più sostenibile sono le capsule di caffè riutilizzabili o biodegradabili. L’uso degli imballaggi alimentari compostabili è il futuro, perché sostituirà la plastica, e anche il campo delle cialde del caffè non si discosta da questo passo avanti.

La Novamont, ad esempio, ha realizzato delle capsule in Mater-Bi (una bioplastica a base vegetale) che possono essere buttate direttamente nell’umido. Non bisogna neanche lavare i residui di caffè e, una volta gettate, le capsule diventano fertilizzante per il terreno perché sono anche compostabili.

Un’altra soluzione sono le capsule di caffè riutilizzabili: in commercio esistono infatti delle capsule in acciaio che possono essere usate praticamente all’infinito. Oltre che non creare rifiuti, inoltre, un altro vantaggio di queste capsule è che danno la possibilità di scegliere la miscela con cui riempirle.

La soluzione più ecosostenibile rimane la moka: considerando che una cialda porta alla preparazione di un solo caffè, proprio perché monodose, con una confezione da circa 250 gr si possono preparare circa una trentina di tazzine. E in questo caso, gli unici rifiuti che si producono sono solo quelli di una confezione! Scegliere la moka significa abbandonare la mentalità dell’usa e getta, abbracciando davvero un approccio sostenibile, senza rinunciare al gusto e al piacere di preparare un buon caffè.

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