Fine del mercato tutelato: cosa succede al gas domestico da gennaio 2024

Il 31 dicembre 2023 il Servizio di Tutela per il gas naturale terminerà anche per le famiglie e i condomìni ad uso domestico. Dal prossimo anno quindi tutti saranno tenuti a scegliere un operatore del mercato libero per le proprie forniture di gas.

Cosa significa questo passaggio e cosa comporta la fine del mercato tutelato per le famiglie? Per capirlo, è utile fotografare sia la situazione attuale che le nuove condizioni previste proprio dal mercato libero dell’energia.

Cosa non ci sarà più: il servizio di tutela del gas

Il servizio di tutela, prossimo a concludersi, è una fornitura di gas naturale con condizioni economiche e contrattuali regolate dall’Autorità, ARERA. Tutti coloro che vendono gas sono tenuti oggi a presentare tale opzione tra le proprie offerte. Da gennaio 2024 però il perimetro della tutela si restringe. Questo tipo di fornitura, infatti, sarà sostituito dal servizio di tutela della vulnerabilità, destinato solo ai clienti che per legge sono individuati come “vulnerabili” per età anagrafica, disagio economico, disabilità o perché vivono in luoghi interessati da eventi calamitosi. Tutti gli operatori dovranno prevedere il nuovo servizio.

Per i servizi di tutela, l’ARERA ogni mese aggiorna il prezzo della materia prima, il gas, sulla base delle oscillazioni sui mercati all’ingrosso. In più definisce ogni anno anche i costi di commercializzazione (ovvero quelli legati alla gestione del cliente), sulla base dei costi medi degli operatori di settore. Questo permette ai clienti di avere una bolletta con dei costi della materia prima che riflettono quelli reali. Il rovescio della medaglia sta però nella rigidità della tariffa: i clienti sono costretti ad accettare la proposta di ARERA senza considerare esigenze specifiche legate alle abitudini e alle necessità. In pratica è come acquistare un abito con taglie predefinite e limitate.

Il mercato libero tra strumenti per scegliere e miti da sfatare

Mercato libero significa invece che tutti possono scegliere il venditore di gas e le condizioni economiche più vantaggiose per le proprie esigenze. Basterà valutare le proposte disponibili, scegliere e contattare il venditore ritenuto più adatto. Sarà poi quest’ultimo, dopo la stipula del contratto, a occuparsi sia delle operazioni di cambio che di quelle di recesso del vecchio contratto. Per riprendere la metafora dell’abito, aderire al mercato libero è come scegliere tra tutte le proposte sartoriali quella più adatta.

Ci sono poi dei miti da sfatare, legati al timore di rimanere senza gas in occasione del cambio di fornitore, passaggio percepito sempre come delicato e rischioso dalla maggior parte dei clienti, timorosi di eventuali disguidi. In realtà non ci sono rischi di rimanere senza fornitura: il cambio di venditore non determina interruzioni di serviziointerventi tecnici. Anche qualora un cliente si trovasse senza fornitore, per motivi indipendenti dalla sua volontà, l’assegnazione della fornitura al Fornitore di Ultima Istanza, individuato da Acquirente Unico Spa su delega di ARERA, garantirebbe comunque la continuità del servizio e la tutela del cliente. Lo stesso timore di pagare due volte gli stessi consumi, piuttosto diffuso in occasione dei cambi di contratto, è infondato grazie alla contabilità elettronica.

Cosa succede se non si passa al mercato libero gas?

Nel caso in cui un cliente finale, al 1° gennaio 2024, non fosse ancora passato al mercato libero, è prevista l’attivazione automatica di un’offerta simile all’offerta PLACET gas a prezzo variabile, una particolare offerta di mercato libero con condizioni contrattuali definite da ARERA e condizioni economiche definite dal venditore. Questo tipo di gestione transitoria garantisce la continuità del servizio e, contemporaneamente, offre al cliente più tempo per una scelta ponderata del nuovo fornitore del gas.

Se il cliente è vulnerabile, invece, sarà attivato in automatico il servizio di tutela della vulnerabilità, alle stesse condizioni di prezzo dell’attuale servizio di tutela.

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