Una giovane donna sta parlando a un gruppo di persone sedute al tavolo durante una colazione

Liti condominiali: le principali cause, come evitarle e vivere felici

“Casa, dolce casa” è un modo di dire che a volte si scontra con la realtà. Quante volte gli amministratori di condominio si ritrovano a intervenire nei confronti tra condòmini, cercando soluzioni, o addirittura a essere coinvolti in tribunale? Le liti condominiali, infatti, sono tra le cause più comuni nei procedimenti civili: circa il 20%. Una percentuale che più di una volta, in passato, ha giustificato la battuta per cui la giustizia civile si fonda sul condominio.

Fortunatamente negli ultimi anni le cose stanno cambiando. A tutto vantaggio della trasformazione e della digitalizzazione dei condomìni, un processo che da una parte è facilitato dall’unità di intenti, dall’altra porta armonia grazie a ripartizioni delle spese più eque. La diminuzione dei conflitti dipende un po’ dalle riforme della giustizia civile, che tendono a favorire la mediazione come strumento per la risoluzione delle controversie, un po’ dal dialogo tra le parti, sempre più privilegiato. Se a prevalere è il buonsenso, i vantaggi sono evidenti per tutti. Infatti, favorire un confronto costruttivo può creare ponti inaspettati anche dove sembrano esserci distanze incolmabili. Cerchiamo quindi di non perdere mai di vista due beni superiori e di lungo periodo, quali il risparmio e la pacifica convivenza. Molte soluzioni nascono dal dialogo! 

Quali sono le principali cause delle liti condominiali?

È sempre utile monitorare le principali cause delle liti condominiali per capire meglio come identificare ed, eventualmente, prevenire le controversie.

  • Rumori e disturbi: rientrano in questa tipologia tutti i rumori molesti dovuti a liti, lavori domestici e lavori di ristrutturazione. Tra i disturbi, possono esserci i suoni provenienti da altri appartamenti (come musica in orari di riposo), le grida dei bambini, sia nelle case che negli spazi comuni, l’abbaiare dei cani o i versi di altri animali domestici.

  • Manutenzione e lavori condominiali: possono causare contrasti sulle modalità di esecuzione dei lavori condominiali, sulle spese o sulla scelta dei fornitori.

  • Spese condominiali: è uno dei capitoli più “caldi”, perché potenziale fonte di dissidi sull'ammontare delle spese e sulla loro ripartizione; spesso coinvolge gli amministratori come parti in causa.

  • Utilizzo delle parti comuni: anche l'uso delle aree comuni, come parcheggi, giardini, vialetti, cantine o spazi condivisi dei garage, può dar luogo ad attriti che sfociano in liti.

  • Animali domestici: cani, gatti, uccelli possono causare tensioni nel tempo. Non si tratta soltanto del disturbo per i versi e il rumore, ma anche delle conseguenze dei loro eventuali comportamenti per il decoro di vialetti, aiuole o fioriere.

  • Violazioni delle regole condominiali: è una tipologia piuttosto vasta, in cui rientrano sia le modifiche degli appartamenti (a danno delle strutture comuni o dei singoli), che il mancato rispetto delle norme di convivenza. Pensiamo, ad esempio, a comportamenti reiterati nel tempo, come la scarsa attenzione allo sgocciolio degli impianti di irrigazione, alle tovaglie sbattute o ai mozziconi di sigaretta.

  • Differenze di abitudini: in questo caso le differenze personali giocano un ruolo importante. Ci possono essere condòmini che cucinano in orari diversi, utilizzando aromi e odori che infastidiscono i vicini. Oppure ci possono essere diverse valutazioni del decoro: a qualcuno il bucato esposto in un determinato balcone non crea alcun disturbo, a qualcun altro, invece, provoca disagio e imbarazzo.

  • Assicurazioni e danni: ci possono essere, infine, attriti e tensioni sulla gestione di incidenti o danni alle parti comuni degli edifici, o addirittura sulle coperture assicurative.

Non siamo tutti uguali. Ci sono molte situazioni in cui, alle infrazioni, si possono sommare divergenze caratteriali e di stili di vita: il regolamento condominiale è sempre un buon punto di riferimento da cui partire, per gettare le basi di un dialogo risolutore.

Come evitare le liti condominiali e cosa fare nel caso

Cosa fare per evitare le liti condominiali e, soprattutto, che diventino cause civili? Il dialogo è lo strumento più importante e il ruolo dell’amministratore di condominio è decisivo. È lui che può far avvicinare le parti, anche in modo informale, se necessario, e regolamento alla mano. Spesso certi conflitti nascono da comportamenti che non sono in malafede ma semplicemente superficiali. Quando però anche il confronto informale fallisce, prima di arrivare a una causa civile abbiamo ancora una possibilità: il procedimento di mediazione.

Per quanto riguarda controversie che riguardino uno o più condòmini e il condominio stesso, la mediazione è obbligatoria per legge, e l’amministratore ha la facoltà di avviare il procedimento senza avere bisogno dell’autorizzazione dell’assemblea condominiale. È evidente che la legge spinge a ragione per la soluzione più vantaggiosa: infatti, la conciliazione, la risoluzione cioè della controversia, fa risparmiare tempo e denaro a tutti.

Per quanto riguarda invece controversie tra privati, come condòmini confinanti, la ricerca dell’accordo amichevole non è obbligatoria; tuttavia, il buon senso impone di valutarla per le stesse ragioni: tempi più brevi e molti soldi risparmiati. Infatti, non dimentichiamo mai che a volte l’orgoglio è il peggior nemico delle nostre risorse, non solo economiche!

L’importanza di un condominio armonico

Curare al meglio le relazioni in un condominio presenta indubbi vantaggi per l’armonia generale e per le decisioni che ne possono scaturire. Un condominio affiatato è di per sé una piccola comunità che garantisce benessere individuale e collettivo: una condizione necessaria per la qualità della vita e per tutte le più importanti scelte pratiche, legate alla gestione quotidiana degli edifici. Armonia significa anche avere più possibilità di cogliere tutte le opportunità delle sfide energetiche e ambientali. Basti pensare alle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), strumenti innovativi delle smart city, che proprio nei condomìni possono trovare un’applicazione pratica e immediata.

Le CER producono e consumano in autonomia energia da fonti rinnovabili, vendendone le quantità in eccedenza e realizzando un modello di indipendenza energetica decisivo per un futuro più green. Per sfruttare al meglio i vantaggi dell’autoconsumo collettivo condominiale, l’armonia, il dialogo e l’unione d’intenti tra tutti i partecipanti saranno le chiavi di volta!

In E.ON crediamo nel confronto costruttivo tra tutte le parti e nei condomìni come nuovi centri di propulsione per la transizione energetica, per rendere l’Italia più verde. Per questo siamo al fianco degli amministratori, con le nostre proposte e la nostra consulenza. E siamo felici di partecipare alle assemblee, per aiutare a spiegare tutti i benefici economici, ambientali e sociali delle fonti rinnovabili, dell’indipendenza energetica e delle Comunità Energetiche Rinnovabili. È per questo che con E.ON WeSolar, la nostra offerta di fotovoltaico per i condomìni, includiamo il supporto consulenziale, anche burocratico, per la configurazione dell’autoconsumo collettivo.

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