Una famiglia composta da una donna, un uomo e una bambina si divertono tra loro sul divano della loro casa

Direttiva europea case green: cosa prevede e quando entra in vigore lo stop alle caldaie a gas?

Il percorso verso la transizione energetica prosegue in tutta Europa. Il grande piano di riferimento rimane il Fit for 55, un insieme di riforme presentato dalla Commissione europea per la riduzione delle emissioni di gas serra e l’adattamento al cambiamento climatico. L’obiettivo è la neutralità climatica entro il 2050, l’equilibrio cioè tra le emissioni carboniche e la loro rimozione, con uno step intermedio: la riduzione del 55% entro il 2030. Tra gli strumenti più rilevanti c’è la direttiva europea sulle case green: il suo scopo è contribuire ad abbattere le emissioni attraverso l’efficientamento energetico degli edifici residenziali, pubblici e non residenziali, come quelli destinati alle attività commerciali e agli uffici.

Aumentare l’efficienza energetica degli edifici, infatti, significa ridurre i consumi e le emissioni di gas inquinanti. Un ruolo decisivo è giocato dalle caldaie a gas, sia quelle tradizionali che la loro evoluzione, la caldaia a condensazione. Le caldaie, infatti, continuano a essere uno degli impianti per il riscaldamento dell’acqua (per i caloriferi e ad uso sanitario) più diffusi. Soltanto nel nostro Paese sono circa 19 milioni: di queste il 37% (7 milioni) ha più di 15 anni e in totale sono responsabili di quasi il 18% delle emissioni di CO2. Non sorprende quindi che la direttiva europea, considerando impatto e diffusione anche nelle altre nazioni, contenga linee guida per la loro dismissione nei prossimi decenni. I termini per lo stop alle caldaie a gas, tuttavia, sono stati allungati rispetto alle prime versioni del provvedimento, proprio per agevolare un adattamento più morbido e in linea con le esigenze della maggior parte dei cittadini.

È il momento giusto, allora, per ripensare all’efficienza dei propri impianti e a come elevarla ai massimi livelli. Possiamo, ad esempio, sostituire la vecchia caldaia a gas, sfruttando offerte dedicate per tutto il 2024, con detrazioni fiscali del 65% o del 50% a seconda della casistica, e godere dei vantaggi di modelli ad alta classe energetica. Possiamo anche integrare i nuovi acquisti in impianti performanti come la pompa di calore ibrida. Si tratta di opzioni da monitorare e sfruttare per tempo, sia per i benefici in linea con la riduzione delle emissioni che per quelli economici.

Cosa prevede la direttiva europea case green?

La direttiva europea sulle case green è stata approvata in via definitiva dal Parlamento europeo e prevede una serie di scadenze a seconda del tipo di edificio, residenziale o meno. Questi, in sintesi, sono i principali termini e tempi previsti dalla direttiva.

Riduzione delle emissioni di gas serra e consumi

  • 1 gennaio 2028: a partire da questa data tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali dovranno essere a emissioni zero.
  • 1 gennaio 2030: a partire da questa data tutti i nuovi edifici, anche quelli residenziali, dovranno essere a emissioni zero.
  • 31 dicembre 2030: entro questa data i consumi medi degli edifici residenziali dovranno ridursi del 16% rispetto al 2020.
  • 1 gennaio 2033: da questa data i consumi medi degli edifici non residenziali dovranno ridursi del 26% rispetto al 2020.
  • 31 dicembre 2035: entro questa data i consumi medi degli edifici residenziali dovranno ridursi del 20% rispetto al 2020.

Interventi per il fotovoltaico e il solare termico

  • 31 dicembre 2026: entro questa data devono essere installati impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali che abbiano una superficie coperta utile superiore a 250 mq.
  • 31 dicembre 2027: entro questa data devono essere installati impianti solari su tutti gli edifici pubblici e non residenziali, già esistenti, che abbiano una superficie superiore a 2.000 mq o superiore a 500 mq, nel caso siano sottoposti a interventi di ristrutturazione.
  • 31 dicembre 2028: entro questa data devono essere installati impianti solari su tutti gli edifici pubblici e non residenziali, già esistenti, che abbiano una superficie superiore a 750 mq.
  • 31 dicembre 2029: entro questa data devono essere installati impianti solari su tutti i nuovi edifici residenziali e sui nuovi parcheggi coperti adiacenti.
  • 31 dicembre 2030: entro questa data devono essere installati impianti solari su tutti gli edifici pubblici e non residenziali, già esistenti, che abbiano una superficie superiore a 250 mq.

Caldaie a gas

  • 1 gennaio 2025: da questa data fine degli incentivi statali per l’installazione di caldaie alimentate da combustibili fossili.
  • 1 gennaio 2040: fine delle installazioni di caldaie alimentate da combustibili fossili.

Cosa succede se non si adegua la propria casa entro il 2030?

È importante sottolineare che gli stati membri dovranno presentare e adottare piani di ristrutturazione nazionale del patrimonio edilizio rispettosi degli obiettivi e contemporaneamente realistici, in linea cioè con la situazione dei singoli Paesi. In altre parole, se gli obiettivi valgono per tutti, gli strumenti e gli interventi possono variare in ogni Stato.

Per il momento, la direttiva sulle case green non prevede sanzioni per tutti coloro che non riusciranno ad adeguarsi alle scadenze previste dal piano europeo. La direttiva rimanda ai singoli Paesi i piani di ristrutturazione nazionale, e con essi una certa libertà di azione nel rispetto delle scadenze. Questo vuol dire che anche eventuali penali per i proprietari inadempienti saranno comunque decise dai Governi, nell’ambito dei piani, delle misure e degli strumenti più opportuni per il raggiungimento degli obiettivi europei.

Quali sono le soluzioni più vantaggiose per l’efficientamento energetico degli edifici?

Elevare l’efficientamento energetico degli immobili comporta una serie di misure che permettono di abbattere i consumi, con una conseguenza immediata, che può essere toccata con mano fin da subito: il risparmio in bolletta! Oltre alla convenienza economica, altri benefici concreti sono il taglio alle emissioni di gas serra e il miglioramento del comfort domestico. Ecco, in generale, una serie di soluzioni per incrementare le prestazioni energetiche degli edifici.

  • Prima di tutto va migliorato l’isolamento termico del fabbricato. Questo obiettivo si raggiunge attraverso la coibentazione dei “confini” naturali di un ambiente: pareti, tetto e pavimenti. Inoltre, bisogna prestare attenzione a tutte le “aperture”, porte e finestre, accertandoci di utilizzare infissi e serramenti di qualità, in grado di garantire la minore dispersione di calore possibile. In questo modo avremo ambienti più caldi in inverno e più freschi in estate.
  • Va poi considerato l’utilizzo di impianti per il riscaldamento e il raffrescamento con un’alta classe energetica, poiché ottimizzano l’energia. La riduzione dei consumi e il contemporaneo miglioramento delle prestazioni assicurano un minore impatto ambientale e un maggiore risparmio economico.
  • Anche l’illuminazione contribuisce ad aumentare l’efficienza energetica di uno stabile. Le soluzioni non mancano, dalle luci a LED ai vari sensori di movimento e temporizzatori; illuminiamo quando serve e dove serve! Se prima i sensori venivano usati soprattutto per le aree comuni condominiali, adesso il loro utilizzo si va diffondendo anche nelle abitazioni private, soprattutto quelle con zone esterne come giardini o ampi terrazzi e balconi. Tra l’altro i progressi della domotica consentono un controllo sempre più puntuale dell’energia di cui abbiamo realmente bisogno.
  • Le fonti rinnovabili sono il futuro e le indicazioni della direttiva europea sulle case green sono chiare: l’energia solare è una delle più grandi ricchezze che abbiamo a disposizione. Non è un caso se, accanto alle scadenze per l’efficientamento energetico degli edifici, un particolare risalto viene riservato alla diffusione degli impianti che sfruttano il sole, fotovoltaici e termici.

Scopri come risparmiare, rispettando l’ambiente, grazie alle nostre offerte per caldaie a condensazione, climatizzatori ad alta efficienza e pompe di calore. Per una casa che sia ancora più in linea con la direttiva europea, valuta poi di combinare la pompa di calore con l’energia del sole: farai così un passo avanti decisivo verso l’indipendenza energetica! Possiamo infatti affiancarti nella progettazione e installazione di un impianto fotovoltaico e solare termico. Perché “it’s on us”, dipende da noi di E.ON, fornirti i migliori strumenti per rendere la tua casa più sostenibile e pronta per il futuro.

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