Ogni anno, alle soglie dell’inverno, è naturale dedicare più di un pensiero alla nostra caldaia. Per affrontare il periodo più freddo dell’anno con la massima tranquillità, abbiamo bisogno di un apparecchio affidabile ed efficiente. Per questo motivo la manutenzione della caldaia diventa un’operazione fondamentale per il benessere domestico, per l’ambiente e anche per le nostre tasche.
Ma quanto ne sai di questa manutenzione? E, soprattutto, riesci a orientarti tra tante definizioni? Revisione della caldaia, controlli periodici, controlli programmati, manutenzione ordinaria e straordinaria, controllo dei fumi, certificazioni, bollino blu e bollino verde: non è facile districarsi tra tanti termini e operazioni, anche perché bisogna aggiungere che la differenza tra consigli, indicazioni e obblighi non è sempre netta!
Facciamo allora chiarezza sul significato di manutenzione della caldaia, descrivendo sia i principali interventi che la differenza fondamentale tra quelli consigliati periodicamente e quelli obbligatori, da eseguire entro precise scadenze. Ricordandoti che se non vuoi preoccuparti delle date e vuoi la certezza di interventi qualificati, le nostre offerte per la caldaia a condensazione prevedono servizi di manutenzione pensati proprio per la tua tranquillità!
Come funziona la manutenzione caldaia
Per prima cosa va sottolineato che la manutenzione è il modo migliore per dare valore a un investimento. Hai acquistato una nuova caldaia a condensazione e vuoi mantenerla il più possibile efficiente nel tempo? Revisione e controlli assicurano il miglior funzionamento e garantiscono la più elevata efficienza energetica, cioè il miglior rapporto possibile tra energia utilizzata e calore desiderato.
Dall’efficienza energetica derivano due vantaggi distinti: infatti, utilizzare una minor quantità di energia, per ottenere lo stesso benessere domestico, vuol dire maggiore risparmio economico (minori consumi, bollette più leggere) e minore impatto ambientale.
A questi due benefici vanno aggiunti anche un ciclo di vita più lungo dell’impianto e una maggiore sicurezza. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante, considerando la natura sia del combustibile utilizzato, il gas, che dei prodotti di combustione, come il monossido di carbonio.
Quali sono allora i controlli più importanti per una manutenzione della caldaia efficace?
- Vanno ispezionati i quattro sistemi di collegamento: idraulici, elettrici, del gas e dello scarico condensa.
- Va verificato il corretto funzionamento dei dispositivi principali, sia di comando che di sicurezza, come la valvola del gas, il termostato e il flussometro (lo strumento che misura il flusso di acqua e gas).
- Va verificato lo stato del bruciatore (dove avviene la combustione; in altre parole, la griglia con le piccole fiamme accese) e dello scambiatore di calore (dove l’acqua viene scaldata). Entrambi devono essere puliti e senza incrostazioni.
- Sia la parte terminale che i condotti aria-fumi non devono presentare ostacoli o perdite.
- Va controllata la piena efficienza dell’elettrodo, il meccanismo che assicura l’accensione del bruciatore e la corretta combustione. In particolare, vanno rimosse eventuali incrostazioni e va esaminata la posizione, che deve sempre essere in corrispondenza del beccuccio da cui arriva il gas; un micro-spostamento di pochissimi millimetri può rallentare o addirittura inibire l’accensione dell’impianto!
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a tecnici specializzati per queste operazioni, gli unici autorizzati a rilasciare le certificazioni richieste sia per la manutenzione obbligatoria che per quella ordinaria.
Quando la manutenzione caldaia è obbligatoria? Controllo fumi e bollino blu
La legge, con DPR n. 74 del 2013, è chiara: la revisione o manutenzione della caldaia obbligatoria deve rispettare specifiche scadenze a seconda della potenza dell’impianto e del tipo di combustibile.
Ogni anno
Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 100 kW e sono alimentati a combustibile solido o liquido.
Ogni 2 anni
- Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 100 kW e sono alimentati a GPL o gas.
- Per gli impianti che hanno una potenza termica superiore ai 10 kW e inferiore ai 100 kW e sono alimentati a combustibile liquido o solido.
Ogni 4 anni
Per gli impianti con potenza termica superiore ai 10 kW e inferiore ai 100 kW, alimentati a GPL o gas.
Oltre ad assicurare il controllo e il funzionamento delle componenti principali dell’impianto, la manutenzione obbligatoria consiste in due verifiche fondamentali.
Controllo dei fumi
Viene verificato il rendimento della combustione, mediante la misurazione
- della temperatura dei fumi e dell’aria.
- della quantità di ossigeno e monossido di carbonio prodotto.
- dell’indice di fumosità.
Controllo dell’efficienza energetica
Viene calcolato il rendimento termico, cioè quanto calore viene utilizzato per scaldare l’acqua, rispetto a quello disponibile, e quanto ne viene “sprecato” (dissipato).
Alla fine, il tecnico dovrà rilasciare la certificazione obbligatoria, prevista dalla legge. Si tratta del bollino blu, quando la raccolta dati è gestita dal Comune e riguarda i centri abitati con più di 40.000 abitanti, oppure del bollino verde, quando la gestione dei dati è della Regione o della Provincia e interessa centri con meno di 40.000 abitanti.
Manutenzione caldaia ordinaria
A differenza della manutenzione obbligatoria, regolata in modo puntuale dalla legge, la manutenzione ordinaria segue i tempi e le modalità indicate dalle case produttrici nella documentazione che accompagna gli impianti.
Per un controllo di “routine”, la scadenza raccomandata è in genere di un anno. È bene sottolineare che, anche per quanto riguarda questo tipo di manutenzione, il tecnico incaricato dovrà compilare il libretto dell’impianto, indicando data e tipo di controllo.
Manutenzione caldaia straordinaria
Per manutenzione straordinaria si intendono invece tutti quegli interventi che si rendono necessari a causa di rotture o malfunzionamenti di singole componenti o meccanismi.
Quali sono le principali anomalie che possono rendere necessaria la manutenzione straordinaria, qualora un semplice controllo (con pulizia, verifica posizionamento e nuovo montaggio) non bastasse?
- La mancata accensione del bruciatore.
- Lo spegnimento del bruciatore subito dopo l’accensione.
- La temperatura dei fumi particolarmente elevata.
- Un’anomalia nella sonda fumi.
- Un’anomalia nella sonda esterna.
- Errori nel controllo della combustione (in genere riconducibili alla scheda elettronica).
Cosa succede se non faccio il controllo annuale caldaia: costi e sanzioni
In caso di inosservanza del calendario previsto per la manutenzione ordinaria e straordinaria, è la stessa legge (con DPR n. 74 del 2013) a prevedere una serie di sanzioni amministrative gestite dall’Ente di competenza, Comune o Regione.
- Da 50 a 200 Euro in caso di mancata revisione ordinaria.
- Da 500 a 600 Euro in caso di mancanza di libretto aggiornato alle revisioni previste.
- Da 500 fino a 3.000 Euro in caso di mancata revisione obbligatoria (controllo dei fumi).
Quanto costa il controllo annuale della caldaia?
Un intervento annuale per la revisione ordinaria della caldaia può avere un costo indicativo compreso tra gli 100 e i 140 Euro. Ovviamente il costo potrebbe salire, qualora si rendesse necessaria la sostituzione di uno o più elementi danneggiati.
Per quanto riguarda la revisione obbligatoria, con controllo dei fumi e dell’efficienza energetica, il costo è leggermente più alto, indicativamente intorno ai 120-130 Euro.
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